Pepino-Uragano
SFIDA UOMO-MACCHINA, TORINO 2012
La seconda (ed ultima, per me) partita del database inviatomi da Luca Lissandrello è la partita giocata sempre da Uragano 3D, software di Luca Naddei, contro il Maestro Enrico Pepino (ELO 2157).
Il conduttore dei Bianchi è il Maestro Pepino, coautore del testo: GLI SCACCHI TRA FOSFORO E SILICIO (Due modi di pensare lo stesso gioco) Enrico Pepino, Nicola Vozza, LE DUE TORRI, 2010, p. 120 Prefazione del Maestro Internazionale Pierluigi Piscopo.
Una interessante occasione, dunque, per vedere se l’autore passa dalla teoria alla pratica! Ma , qual è la tesi del libro? Leggiamo dall’introduzione del mio amico leccese Piscopo:”Attraverso l’analisi di alcune gemme dell’arte scacchistica fatta con l’uso dei più forti software e avvalendosi, ove possibile, dei commenti in presa diretta dei più forti GM, gli autori sono riusciti a mettere in evidenza tanto gli straordinari punti di forza del computer quanto insospettabili e gravissime lacune.”
WOW! Ok, andiamo a vedere la partita… 😉
In questa partita impareremo:
– Alcuni tra i principi strategici più importanti;
– Le “insospettabili e gravissime lacune” tattiche dei motori (specie nei sacrifici posizionali);
– La differenza tra un Maestro ed un motore;
– La differenza tra un Maestro ed una categoria nazionale;
– La classificazione dei motoristi (i “Delusi” e gli “Illusionisti”).
Con questo video concludo l’analisi delle partite di questo interessante match tra gli “artigiani torinesi” dei chess engines e gli scacchisti in carne ed ossa. Mi interrompo in quanto ritengo, con questi due video, di aver raggiunto il mio principale goal: dimostrare che l’analisi (o il commento) post-mortem fatto coi motori (anche se si chiamano Fritz, Houdini, Rybka, “tra i più forti dei softwares disponibili”) è operazione del tutto inutile, se non addirittura dannosa per lo svilupparsi di un’approccio creativo ed originale dello scacchista “umano”. Giocare contro un motore, nella vana speranza di “auto-allenarsi” è operazione che rasenta il ridicolo, a mio modesto parere. Ma non sono un arbitro imparziale, lo so! 😆 . E sono anche un incompetente sui motori!
P.S. Ed infine: “ogni riferimento a fatti o a personaggi veramente esistenti è puramente casuale“.
Clicca qui per salvare il video: Sfida Uomo-Macchina Torino 2012-2 (1022)
Qui il database in pgn commentato, con entrambe le partite: Sfida Uomo-Macchina 2 partite by Tarascio (888)
Ho seguito con estremo interesse e divertimento entrambe le partite soprattutto quella dell’amico Enrico essendo il sottoscritto leccese… Sono totalmente d’accordo con te nell’affermare che i motori giocano da schifo e trovo il loro gioco noiosissimo ma purtroppo devo ammettere amaramente che sono più forti degli umani solo perchè non sono soggetti ad emozioni, non sudano e non si stancano e ciò gli consente di giocare anche alla 89′ mossa con trenta secondi sull’orologio, la mossa migliore(almeno dal punto di vista del calcolo). Che siano superiori ce lo dicono i risultati:anche nelle ns. due partite in esame gli umani hanno giocato molto meglio dei motori ma purtroppo dopo hanno sbagliato dei rigori a porta vuota…ma questo perchè?Semplicemente perchè il motore era più forte. Il giocatore più forte vince quasi sempre …anche tra umani. Nel 2009 il sottoscritto aveva un finale superiore contro Pepino (Torneo dell’Acaja LE) ma forse non sufficiente per vincere: Enrico mi propone patta probabilmente perchè pensa che a gioco corretto perderebbe. Io mi dico: -Ah AH Adesso provo a vincere col nero (sicilana Alapin).Puntualmente faccio una mossa debole il Maestro rientra in gioco subito e alla fine vince. Ma questo solo perchè è più forte di me (circa 200 punti elo in + si fanno sentire prima o poi).
E’singolare che anche Enrico ha perso contro il motore perchè voleva vincere.
Video fantastico…sei grande.
Ciao, sono Pepino Enrico.
Complimenti.
Il video lo trovo molto ben fatto, e concordo pienamente con i commenti del Maestro Tarascio nei punti salienti della partita. Mi è seccato tantissimo perdere 🙁 ma purtroppo il tema Ah4 l’ho visto troppo tardi! Avrei pattato anche in altri modi (Ce5 al posto di Cb4), ma è chiaro che stanchezza e ‘delusione psicologica’ per non aver visto Ah4, hanno giocato un peso fondamentale nel mio crollo finale.
Col senno di poi sarebbe bastato gxh4 e poi il sacrificio in c6 per vincere il finale (o almeno giocarlo con un pedone in più), ma ormai è acqua passata.
🙂
Qualsiasi umano sarebbe crollato (anche psicologicamente) al posto del software, poichè credo che sia molto difficile sopportare e accettare di restare passivi per tutta la partita. Spesso in questi casi non si resiste e si cercano chimerici controgiochi che non fanno che accelerare la fine.
Uragano invece non si è scomposto! 😀
Penso che l’assenza del fattore emozionale sia l’arma in più della macchina, mentre sulla mera comprensione del gioco credo che l’umano sia ancora un po’ più forte.
Un caro saluto a tutti.
Enrico
p.s. dimenticavo… sono leccese anch’io 🙂
Grazie per i complimenti, che ovviamente non merito. La mia telecronaca è stata vergognosamente “di parte”, come un arbitro che tifa spudoratamente per una squadra. Avanzo un caffè… 😆
I complimenti vanno invece rivolti a te, che ci hai dato una grande lezione di Scacchi, dimostrando che un essere umano, addestrato con un corretto “thinking system” sia in grado di tenere testa all’imperturbabile motore, che macina decine di varianti alla ricerca della mossa.
P.S. Salutami il Maestro Giorgio Sansonetti (leccese): quest’anno non ci siamo incontrati in nessuna manifestazione scacchistica (GSS, CIS ecc)
Illustrazione mooolto eloquente…http://www.myecard.it/card/evoluzione_uomo_1b.jpg
Sono uno studente del maestro Tarascio. Le videolezioni sono davvero ottime, e il compito delle videolezioni non è quello di dare la formula definitiva per vincere, ma la capacità di riconoscere elementi nella posizione che aiutano a trovare una mossa via via sempre migliore. Se vi si chiede di calcolare il perimetro di un triangolo isoscele vi renderete conto che il vostro problema più grande non è il calcolo del perimetro…ma il calcolo del valore dei lati e qui entrano in gioco gli elementi posizionali la presenza di un’ altezza perpendicolare alla base, due lati e due angoli sono congruenti ecc ecc…solo se si conoscono queste verità hai qualche possibilità di risolvere il problema. Discorso motori e gioco online per corrispondenza, io gioco per corrispondenza a volte, purtroppo la voglia di vincere e di non fare brutta figura è praticamente zero rispetto a quella che si ha durante una partita a tavolino(di conseguenza giochi 3 volte peggio e ciò non contribuisce a migliorarti).Motore come metodo di allenamento? Onestamente non saprei, è come se senza aver mai risolto un integrale me lo si piazzi davanti…ad occhio direi che quello che me l’ ha proposto non sa disegnare le parentesi graffe.
Anch’io sono una studentessa del maestro Tarascio e concordo pienamente con il commento di emilio.
Chi lo critica tanto è perchè vorrebbero fare la stessa cosa ma non ne hanno la capacità!
I due post precedenti sono “messaggi pubblicitari”. Non accusatemi di pubblicità occulta!
CHIEDO SCUSA. MEA CULPA. W i MOTORI! (applico la par condicio, per rimediare, almeno in minima parte)
Sempre per par condicio, mi sembra ingeneroso dire che allenarsi giocando con un motore sia ridicolo, a meno di non ridurre questo allenamento alla pura sfida uomo-macchina. In questo senso concordo con Tarascio: il gioco contro il motore è talmente freddo e demotivante, che dubito possa effettivamente preparare all”incandescenza emozionale del gioco a tavolino. Ma se usiamo il motore come semplice strumento di lavoro (e non come sostituto di un giocatore umano) allora credo che possa essere uno strumento molto utile in varie situazioni di allenamento.
Magari mi sbaglio, ma mi pare di aver notato una cosa interessante. I motori, come più volte ribadito nella videolezione, tendono a introdurre tensione con certe rotture (levers piuttosto che breaktrhoughs), ricercando complicazioni tattiche, aprendo linee ed attivando i pezzi leggeri ecc. Inoltre sono avidi di pedoni. Lasker spesso ricorreva, in posizioni non favorevoli, a simili procedimenti, rischiando molto, e vincendo in molte occasioni. La tensione esige calcoli precisi, e visto che è la tattica che decide nella stragrande maggioranza dei casi, è molto probabile che l’avversario perda la bussola, e sbagli. Inoltre si consiglia sempre di non cambiare pezzi e di complicare proprio quando si è in posizione strategicamente non buona (ovvio che non puoi aprire linee se il Re è al centro, ma uno deve avere un po’ di sale in zucca). Poi, a tavolino, c’è pur sempre la componente psicologica, anche se bisogna essere obiettivi (valutazione della posizione ecc) e non affidarsi alla speranza o all’illusione che il nostro avversario sia così sprovveduto da sbagliare. A prescindere se sia utile o no studiare coi motori (mah, io non ci credo), non si potrebbe prendere semplicemente esempio, e provare ad imitare questo approccio “rischioso”? Del resto, si legge ovunque, e si sente anche in molte videolezioni, che la difesa attiva ha più successo, in genere, di quella passiva, o almeno offre delle chanches in più, dovute al fatto che l’avversario deve comunque fronteggiare delle minacce che disturbano i suoi piani. Certo, si può obiettare “bah, ma il motore calcola migliaia di varianti, mentre io…”; grazie, ma è un po’ come dire che l’uva è acerba. Complichiamo, giochiamo…e vediamo, se il nostro avversario vince la partita vinta.
Computer o Umano oppure Marziano, guardate questa:
http://www.giocareascacchi.it/articoli/Altro/709-Capablanca-contro-il-Marziano-una-sfida-avvincente-.html
ha ha ha da ghignare veramente. specialmente la parte che riguarda i motoristi le differenze tra un seconda nazionale quale aimè fui e un killer a nome maestro di scacchi! purtroppo mi spiace deluderla ma fritz con cui venni a contatto solo 7 anni fa mi fece masticare molto più amaro di alcune massacrate a lampo subite dai killer, dalla rabbia cacciai via tutto ! e rimasi qualche altro annetto senza giocare. ma supponiamo che il programma avesse avuto la posizione del bianco , sicuramente avrebbe ottenuto la patta ,ma per la sola ragione che lui avrebbe visto che l’apertura col pedone costava la partita . sinceramente poi non capisco la pretesa superiorità della mente umana contro la macchina , se perfino uno come karlsen ha dichiarato che non ha senso giocare con un’avversario stupido con cui però si perde!
Complimenti per i commenti, l’idea del libro “Perdere con E4”
e’ fenomenale, di solito tutti si affannano per suggerire le mosse migliori,
ma e’ piu’ interessante vedere le peggiori e capire perche’ lo sono.
Notando con piacere che tuoi i video uomo macchina sono ancora visti ne approfitto per un saluto veloce e per proprre un link dove il gsei ha provato ad approfondire il confronto:
http://www.g-sei.org/analisi-confronto-uomo-macchina/
Bye!
LL
Che risate … gli onanisti che si muovono nottetempo … 🙂