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Analizza con Madame X

ANALIZZA CON…MADAME X

Madame X è una seconda Nazionale, studentessa del VIDEOCORSO, che mi ha mandato le partite del suo ultimo torneo a tavolino accompagnate da questa richiesta:

Nonostante l’ottimo risultato ottenuto non son per niente contenta di come ho giocato…
Per favore, potresti dare un’occhiata e poi darmi un tuo giudizio su cosa mi manca e su cosa dovrei lavorare per migliorare?
Sai. mi sembra di aver accumulato qua e la tante nozioni dai libri che poi metto in pratica in modo sbagliato…

La richiesta era molto specifica e quindi, dopo una introduzione sulle idee dietro l’apertura Inglese, ho focalizzato la mia attenzione su tre Principi strategici generali, utili spessissimo:

1. Cosa fare quando l’avversario ti attacca su un lato della scacchiera;
2. Ridurre l’attività del pezzo migliore dell’avversario (lezione 6.3 del VIDEOCORSO, Grado 6: nel video ho citato questa lezione, ma non ricordavo la sezione di appartenenza)
3. Formula del dr. Siegbert Tarrasch: “Un cavallo in b6(g6) è sempre piazzato male”.

A proposito del dr. Tarrasch (a cui mi lega l’assonanza del cognome e l’odio verso Nimzowitsch), vorrei citare una sua frase, segnalatami da Paolo Maria Guardiani, scacchista e musicista:””Gli scacchi, come la musica, come l’amore, hanno il potere di rendere felici le persone“.

Clicca qui per salvare il video: Analizza con Madame X (1027)

8 Commenti a “Analizza con Madame X”

  • Chessfire93 says:

    Ritengo che dalle videoanalisi una persona riesce a far propri i concetti fondamentali….ma queste splendide videoanalisi sono solo per i suoi allievi?
    oppure anche noi umili utenti (che vediamo solo UTILI “SCARTI” :D)potremmo beneficiare di questo?

  • Solo per studenti del VIDEOCORSO.
    Di solito, mi limito a commentare i databases delle partite a tavolino. A volte faccio video, che invio privatamente allo studente. Altre volte ancora, se la partita può essere di interesse generale, la inserisco qui sul sito.

    Credevo di essere stato chiaro, nella pagina di presentazione del VIDEOCORSO. Comunque, copio ed incollo:

    N.B. Durante il percorso didattico, lo studente può sfidarmi in partite di allenamento su Chess.com per analisi, commenti e correzione degli errori. Se preferisci, posso realizzare “videoanalisi” delle TUE partite commentate: è l’unico modo per personalizzare veramente lo studio! In sintesi, studiare Scacchi assistiti da un istruttore significa:
    1) Avere una lezione (video o scritta)
    2) fare subito esercizi specifici su ciò che hai appena appreso
    3) fare pratica giocando
    4) discussione/analisi delle partite che hai giocato tu.

  • madame x says:

    Oltre che essere un bravissimo istruttore devo dire che sei anche un ottimo veggente :

    1) Il tuo atroce sospetto era giusto: non ho nessuna idea della variante Rossolimo della difesa siciliana ..so solo che esiste! 🙂
    Non giocando la siciliana non l’ho mai studiata quindi non avevo idea che la stessimo giocando a colori invertiti.

    2) d4 non l’ho nemmeno presa in considerazione ..non dopo aver fatto d3!!
    Avrei perso un tempo! 🙂

    3) L’alfiere non l’ho cambiato perchè sinceramente pensavo che fosse più forte il mio!!
    Certo, anche quello dell’avversario ma..avevo intenzione di arroccare e sta scritto su tutti i libri di scacchi che non si deve cedere l’alfiere del fianchetto dell’arrocco perchè si indeboliscono le case attorno al Re..

    Poi sai perfettamente com’è andata a finire e ..sei stato molto carino a non mostrarlo!

    Ti ringrazio molto per questa videoanalisi Giuseppe:
    mi è stata davvero utile per “aprirmi un pò la mente” .

    E grazie anche per l’e-mail che mi hai mandato prima del Torneo , quando ti avevo fatto partecipe della mia..”ansia da prestazione” 🙂

    Ne riporto una parte perchè penso possa aiutare anche altri ad affrontare un Torneo ed eventuali sconfitte con lo spirito giusto.

    “…il problema sta nel mediogioco, o meglio, nel tuo “modo di pensare”. E come cambiarlo? Hai una splendida opportunià: il TORNEO. Se lo affronti con lo spirito giusto (“Chi se ne frega dell’ELO. Voglio solo avere del materiale MIO, le MIE partite, da analizzare e studiare dopo approfonditamente”) ti renderai conto che questa occasione può rappresentare il primo tassello di un puzzle da ricomporre da zero.
    Come dicevo nella scorsa email, tu non hai bisogno di guardare partite di altri, ma di controllare le TUE partite, giocate con lo stress psicologico del torneo. Se lo consideri un punto di partenza, e non di arrivo, allora il torneo ti sarà molto utile. Viceversa, sarà solo una fonte di insoddisfazione.”

  • enzo scardamaglia says:

    come sempre un bellissimo, godibilissimo e divertente commento, le videoanalisi di partite di “comuni mortali” sono più didattiche di quelle dei GM. Dentro ci sono tutti i nostri errori tirati fuori in maniera molto (troppo) chiara.

  • lupusagnus says:

    Ancora un ringraziamento al Mastro Tarascio! Analisi istruttiva e divertente. Gli scacchi di noi comuni mortali (ansie ed errori in primo piano) resi materiale didattico per lo studio di principi generali CON APPLICAZIONI CONCRETE. Cosa si può chiedere di più? Al più presto diventerò uno studente dei suoi videocorsi! Un saluto cordiale,
    Stefano de Luca

  • Chessfire93 says:

    una domanda….ma se un cavallo è piazzato male in g6 o b6, perchè dovremmo attaccarlo facendolo spostare?

  • Il Dr. Siegbert Tarrasch fu il primo a formulare la regola: “Se un pezzo è piazzato male, l’intera partita è cattiva.” La genialità di questa frase sta nella sua semplicità. Applicata in modo corretto, è una significativa miglioria della teoria di Stenitz, di cui Tarrasch era il massimo cantore. Sulla base di questo solo postulato, possiamo studiare vari tipi di posizioni nelle quali la differenza tra I due eserciti è definita solo dalla differenza in collocazione tra pezzi corrispondenti. Silman in “Teoria degli squilibri” (“How to reasses your chess”) si è limitato a copiare la formula di Tarrasch (di potenza geometrica, come un assioma indimostrabile!) per costruire una teoria che sottolinea la interrelazione tra la collocazione di un pezzo e la sua forza reale. Ai suoi tempi, le ingiurie e gli assalti verbali del calunniatore Nimzowitsch (“è un dogmatico, io rappresento la modernità” ecc.) non ha permesso la valutazione di questo principio fondamentale, che comprende vari concetti familiari della strategia MODERNA quali “alfiere buono/cattivo,” “alfieri di colore contrario in attacco” eccetera.

    Dopo questa difesa del Maestro, rispondo alla tua domanda.
    Cacciare via un cavallo da g6 (da dove controlla importanti case quali e5/f4) significa ridurre il valore qualitativo (la forza) di un pezzo, e può aiutare a vincere la partita. Perchè? Perchè ridurre la sua funzione equivale a “guadagnare un pezzo” anche se solo virtualmente e per un tempo ridotto.
    Pensare alla strategia in questo modo, come dr.Tarrasch ci insegnava, è un modo per migliorare la nostra capacità di prendere le decisioni A TAVOLINO (ovviamente, nel gioco per “corrispondenza”, assistito dai motori, la selezione della mossa avviene basandosi su criteri differenti). Ed io, istruttore per umani che vogliono giocare OTB (on the board) richiamo le idee di Tarrasch, utili al giocatore pratico.

  • Agostello says:

    ciao, al min 35 consigli di cambiare il fortissimo alfiere nero in d5 e dopo che il nero riprende di donna, arroccare: scusa l’ignoranza, ma la donna nera in d5 minaccia la torre bianca in h1, è possibile cmq l’arrocco?

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