11:14
21 Marzo 2014
Ciao a tutti.
Mi date un consiglio su un libro di tecnica di calcolo. In poche parole le tecniche che usano i GM per riuscire a calcolare 5 mosse e oltre senza fare errori.
Io ne ho trovati due:
"Imparare a calcolare - Aagard"
"La partita interiore - Soltis"
Qualcuno può darmi un parere o consigliarmene altri?
Grazie.
11:21
30 Novembre -0001
Tipica domanda dei principianti.
Nell'augurarti buona fortuna (ne hai veramente bisogno!), ricordo la risposta che dette il Maestro Richard Reti ad analogo quesito:
Domanda:"Maestro, quante mosse in avanti calcola?"
Risposta di Reti:"Una sola mossa in avanti. Ma...la migliore!"
11:47
30 Novembre -0001
Non è questo il problema: dobbiamo ribaltare la questione, ed affrontarla correttamente. In questo Forum, ad esempio, se hai la pazienza, spulciando nella discussione "Circolo online", (anche solo guardando le pagine 13 e 14), potrai renderti conto che le difficoltà da affrontare sono varie.
Ne cito alcune.
Probabilmente, puoi leggere 100 libri sull'argomento "Calcolo", ma vedrai che non ti serviranno a molto. Perchè? Hai forse problemi di demenza senile? No.
Tu hai bisogno, per poter calcolare bene, di questi elementi base:
a) Una comprensione logica della strategia (la “scaletta mentale”)
b) Un flusso del pensiero corretto (che ti permetta di usare la tua comprensione logica)
c) Un metodo di allenamento (che ti permetta di rendere automatico il flusso del pensiero)
In generale, il metodo di calcolo suggerito dai libri sembra abbastanza semplice:
1. Trovi le mosse candidate.
2. Calcoli ogni linea e valuti le posizioni finali risultanti.
3. Confronti le valutazioni e scegli la linea migliore.
Ma, purtroppo, tu sai bene che, in pratica, le cose non sono così semplici! Infatti:
• Come trovare le mosse candidate GIUSTE?
• Come valutare la posizione finale PRECISAMENTE?
• Quanto TEMPO bisogna usare per calcolare ogni linea?
Ma non solo! Preliminarmente, vi è la questione basilare:
QUANDO iniziare a calcolare le varianti? Questo era il paradosso di Reti, citato prima.
Dunque, non si tratta, sic et simpliciter, di comprare libri in quantità. Si tratta di studiare (allenarsi) nel modo corretto.
Infine: ed il problema della VISUALIZZAZIONE delle mosse?
Mi fermo qui, perchè temo di averti già depresso a sufficienza, per oggi
12:00
21 Marzo 2014
Sono d'accordissimo!! Ad esmpio se uno legge Kotov "Pensa come un GM" si trova poprio ad avere questi problemi. Alla fine si deprime.
Ma il libro di Aagard nasce proprio con l'intenzione di dare soluzione a questi quesiti.
Per quello chiedevo se qualcuno lo consigliava, a che livello si può leggere ecc.
Dati i suoi consigli...STRATEGIA, FLUSSO DEL PENSIERO, AUTOMATIZZAZIONE me lo può consigliare qualche libro che le mostri in pratica (in italiano è preferibile).
Grazie
9:32
21 Marzo 2014
Buonasera Maestro Tarascio,
ho appena visto i video recenti sulla tecnica SCAP.
La ringrazio molto.
Il mio problema (e di tutti gli altri al mondo presumo) è che dopo la seconda mossa forzante (quindi 4 semi-mosse) faccio fatica a vedere se posso ancora dare scacco oppure se posso catturare un pezzo.
Per questo mi chiedevo se i GM usano tecniche MNEMONICHE particolari...
Poi è certo che il flusso del pensiero è un' altra cosa rispetto alla pura tecnica mentale di calcolo.
Qualcuno dice che ad alcuni GM dà addirittura fastidio vedere i pezzi sulla scacchiera e che preferiscono calcolare "alla cieca".
Me li indica due o tre tra i migliori libri sulla tecnica di calcolo e/o visualizzazione?
Leggere è l'unica cosa che mi fa sentite veramente in profondo contatto con gli scacchi, ancor più che mettermi davanti ad una scacchiera. Sono sicuro che mi capisce perfettamente!
Grazie
Fulvio
7:08
30 Novembre -0001
fulvio28 ha scritto:
Me li indica due o tre tra i migliori libri sulla tecnica di calcolo e/o visualizzazione?
Leggere è l'unica cosa che mi fa sentite veramente in profondo contatto con gli scacchi, ancor più che mettermi davanti ad una scacchiera. Sono sicuro che mi capisce perfettamente!
Grazie
Fulvio
No, Fulvio. Non condivido per nulla il tuo pensiero. Non capisco per nulla le tue conclusioni, in quanto partono da premesse (secondo me) errate. Leggere libri è operazione virtuale, giocare a Scacchi è operazione reale, che si fa a tavolino. E' la stessa differenza che passa tra una masturbazione ed un rapporto completo (affettivo e sessuale) con una donna.
Ti avevo già risposto in precedenza, ma ovviamente sei ancora lì fermo sullo stesso problema. Facciamo un approccio diverso.
Ipotizziamo che mio figlio oggi mi chieda:"Papà, voglio andare a Londra questa estate a lavorare come cameriere in un pub. Consigliami un paio di libri".
E' evidente la (apparente) difficoltà nel tipo di risposta. Una buona grammatica potrebbe essere un buon consiglio, ma sei mai andato a Londra? Appena sceso dall'aereo, ti troverai a dover affrontare un impiegato seduto dietro un vetro spesso, a cui chiedere quale abbonamento alla Metro; ma quale è quello più conveniente per te (Oyster Card o Travel card? Giornaliero o settimanale? Fascia 1-2 o 1-6? e così via). E butterai via la grammatica, la differenza tra shall e will, l'uso del past tense e così via…
Se, invece, gli consigli di rivolgersi ad una scuola di Inglese, che organizzi un corso full-immersion, con un insegnante madrelingua, beh, sarai d'accordo con me che è tutta un'altra cosa!
Pertanto, sposta la tua attenzione da "quale libro leggere" a "quali esercizi svolgere".
Ti indico la scaletta che adopero io, con degli ingredienti per una ricetta di una torta (anzi, di un plum-cake! ): Ricordo le TUE richieste: calcolo, visualizzazione, tecniche mnemoniche.
1. Calcolo
Abbiamo bisogno di esercizi su a) COSA calcolare b) QUALI linee calcolare c) QUANDO calcolare
2. Motivi tattici, combinazioni ecc.
3. Visualizzazione. Oltre ad esercizi di base (visualizzazione scacchiera, pezzi) occorrono esercizi sul calcolo varianti, piccole partite (massimo 15-20 mosse, miniature) da imparare a memoria ("alla cieca": prima muovendo i pezzi e leggendo il testo, poi rigiocarle solo con il testo, infine senza testo e senza scacchiera).
La parte più critica è quella degli esercizi sulle case: imparare ad analizzare partite in cui i cambi (Momento Critico, come li chiama Dorfman) avvengono su una casa, su due case (una centrale ed una su un lato; oppure una sul lato di Donna e l'altra sul lato di Re).
4. Per concludere, esercizi sulla Tecnica SCAP in azione (mosse profilattiche o d'attacco; sacrifici posizionali o mosse impreviste).
Come vedi un piatto ricco di ingredienti. Ma senza un CUOCO, che prepari tutto, non si amalgamano.
E' ovvio che TUTTI gli esercizi stanno su libri!!! Ma su NESSUN libro sono organizzati! E' come la ricetta della torta: anche se fornisco gli ingredienti a mia moglie, finisce sempre allo stesso modo. Ad un certo punto, dalla cucina sento puzza di bruciato. E lei:"Ok, è il momento di spegnere il forno"
11:00
21 Marzo 2014
Avendo la possibilità di rivolgermi ad un cuoco (un istruttore di fiducia se ho capito bene?!) lo farei sicuramente.
Il problema è il tempo!!! Studio all'università e non riesco a ritagliare il tempo per un circolo o per delle lezioni.
Addirittura quando voglio giocare contro qualcuno che mi "punisca" per gli errori, sono costretto a usare il computer.
Ecco perché i libri: sono la cosa che meglio si sostituisce ad un cuoco.
Comunque le dò ragione al 100%!!
Sulla visualizzazione invece sono un po' perplesso: lo psicologo Alfred Binet, che per primo ha studiato la psicologia negli scacchi ed in particolare il gioco alla cieca, ha dimostrato una cosa fantastica: i campioni non visualizzano mai la scacchiera bensì le "relazioni" tra i pezzi (esiste addirittura un disegno che rappresenta quello che "vede" il giocatore nella sua mente: una specie di insieme di linee di forza)
E pare che le interviste rilasciate dai grandi campioni, confermino questi studi.
Ecco perché, un po' ingenuamente e molto paranoicamente sono convinto che gli esercizi che usano ad alti livelli non c'entrano proprio nulla con quelli dei comuni mortali.
Esercizio basilare di visualizzazione: di che colore è la casa b7? E poi scopro che per Alekhine la scacchiera è incolore!!!
E così via...
11:15
30 Novembre -0001
1) Prendere lezioni da un istruttore non è come andare a scuola, con delle lezioni "frontali" da seguire in un determinato orario od in un determinato luogo fisico. Questo era vero un tempo, quando il circolo era l'unico luogo deputato all'insegnamento. Ora è come seguire un libro, ma con degli esercizi graduati.
2) Auto-allenarsi giocando contro un computer è peggio della "masturbazione intellettuale" di cui al post precedente.
3) Credere che i giocatori forti usino "sistemi segreti" di allenamento è, effettivamente, un delirio paranoideo. Visto che guardi i vodeo free di questo sito, ti consiglio di vedere il prossimo, che metterò online giovedì 3 luglio 2014:
M.A.A.C.
Metodo di Auto-Allenamento Cinese (senza Computer)
spiegato da una bambina di 9 anni !!
the unique approach, secrets and methods of training
10:34
30 Novembre -0001
fulvio28 ha scritto:
Sulla visualizzazione invece sono un po' perplesso: lo psicologo Alfred Binet, che per primo ha studiato la psicologia negli scacchi ed in particolare il gioco alla cieca, ha dimostrato una cosa fantastica: i campioni non visualizzano mai la scacchiera bensì le "relazioni" tra i pezzi (esiste addirittura un disegno che rappresenta quello che "vede" il giocatore nella sua mente: una specie di insieme di linee di forza)
E pare che le interviste rilasciate dai grandi campioni, confermino questi studi.Ecco perché, un po' ingenuamente e molto paranoicamente sono convinto che gli esercizi che usano ad alti livelli non c'entrano proprio nulla con quelli dei comuni mortali.
Esercizio basilare di visualizzazione: di che colore è la casa b7? E poi scopro che per Alekhine la scacchiera è incolore!!!
E così via...
Sulla pagina del VIDEOCORSO scrivo: "L’obiettivo didattico generale è la soluzione di sequenze di mosse di profondità sempre maggiore, a partire da 1,5 semimosse (3 ply, in linguaggio informatico) : Bianco muove, Nero risponde, Bianco va in vantaggio, sino ad arrivare ad una profondità di (almeno) 3 semimosse, alla fine del Grado 6.".
Sicuramente non lo sa, ma Johnny Depp, nel ruolo del capitano Jack Sparrow nella saga disneyana de "I Pirati dei Caraibi" è stato un mio ispiratore! Merito di una sua battuta:
Un problema non è "il" problema. Lo è la relazione che hai con un problema.
La visualizzazione non è "il" problema!!! E' la tua mancanza di voglia di risolverlo, il vero problema!
9:39
21 Marzo 2014
Ho appena visto il video sulla partita della bambina cinese. Sicuramente una partita dove c'era da calcolare poco (anche per merito suo visto che dove le conveniva ha semplificato! molto brava!)...ormai non ero più abituato a vedere partite con questo stile, e devo dire che mi ha fatto appassionare parecchio. Una bella lezione!
Ho preso la cattiva(?) abitudine di seguire solo i soliti 3 (Csrlsen, Caruana, Anand)quando giocano in diretta.
Consideriamo per un attimo due signori: Kotov (Pensa con un GM) e Tisdall (Migliora subito il tuo livello di gioco). Il secondo prende in giro il primo perché dice:_"Io non penso come un albero". Però entrambi arrivano alla stessa conclusione: quando si finisce di calcolare bisogna VALUTARE LA POSIZIONE. Dopo 2 mosse non c'è quasi nessun problema a valutare la posizione per un uomo comune. Ma quando si tratta di 4 MOSSE? Cambia tutto!! Si inizia a non ricordare dove sono i pezzi sulla scacchiera, si inizia a non ricordare che si è liberata una diagonale, che magari si ha un pezzo in presa ecc. ecc.
E QUELLE DUE MOSSE IN PIU', ALLA LUNGA, FANNO LA DIFFERENZA!!!
Ovviamente se uno calcola 10 mosse e l'altro 15 non c'è alcuna differenza (perché non si arriverà mai a calcolare 10 mosse)...MA TRA 2 e 4 SI!!
Arrivare al livello della bambina è, non dico semplice, ma quantomeno accessibile...si prendono i migliori libri e si studia la teoria...MA CON IL CALCOLO E' DIVERSO...il calcolo è difficile da insegnare...e da imparare.
Per farla breve: se un neofita chiedesse a me (che sono giusto ad un livello tale da poter essere sacrificato per attirare Berliner e chiedergli come si distrugge la Nimzo-Indiana) quale differenza c'è tra due GM e tra un 2 nazionale e un M, io in tutta sincerità risponderei (semplificando molto ovviamente):
- tra due GM la differenza principale è la quantità di posizioni che saprebbero giocare a memoria ad occhi chiusi e in modo PRECISO. Caruana è ad un livello superiore perché ha una PRECISIONE pazzesca! E come l'ha raggiunta? Foglio, penna e ore di analisi su MIGLIAIA di posizioni. Ma la differenza nella profondità di calcolo è minima.
- tra un 2 nazionale e un M la differenza PRINCIPALE (ovviamente non l'unica) è soprattutto nel CALCOLO (nella precisione e nella profondità del calolo!)
Ed ecco che si arriva al punto di questo post...Come calcolare???
In parte ho già avuto una risposta soddisfacente!
SCAP mi dice quali linee calcolare e quando arrestare il calcolo...è un inizio!
CIEPC (catturare, interporre, evadere, proteggere)
Ora la questione diventa: come faccio a ricordare la posizione dei pezzi e i loro "raggi d'azione" nelle varianti lunghe???????
Come sempre un grazie Maestro. Mi sta mettendo in riga!
Fulvio
7:13
30 Novembre -0001
Unica precisazione: ti assicuro che tra un 2N ed un M le differenze sono molte, ma molte di più, rispetto alla capacità di calcolo indicata da te (2 vs 4) che in realtà esiste SOLO nella fantasia (o negli incubi?!?) delle 2N.
E mi fermo qui, prima di trovarmi una bomba sotto casa…
P.S. Nel quarto video della Serie sul Pedone ("Pedone e stabilità") analizzo una partita di un Seconda Nazionale, dove potrai capire la vera differenza tra un 2N ed un giocatore di livello superiore.
8:35
21 Marzo 2014
Certo, ma se dovessi indicarne per forza 1 sola direi il calcolo, prima di tutte le altre.
Tipica partita da principianti...diverse minacce di matto forzato in 2 o 3 mosse e nessuno dei due le vede...il primo che inizia a calcolare sul serio vince la partita.
Alcuni principianti hanno un senso della strategia discreto, formulano dei piani interessanti, capiscono che devono coordinare i pezzi...e poi si lasciano sfuggire le inchiodature.
La tattica è ovviamente la prima cosa da imparare bene...
Tal ad esempio aveva un unico piano: sacrificare!
Poi è ovvio che un maestro senza pensarci vede un sacrificio...perché l'ha sicuramente già giocato o studiato su un libro...
A tal proposito mi è venuta in mente una partita di quest'anno al torneo dei candidati...Aronian-Mamedyarov, il secondo si è fatto intrappolare la donna...e ha più di 2700 di elo. Ho detto tutto!
9:12
30 Novembre -0001
fulvio28 ha scritto:
Certo, ma se dovessi indicarne per forza 1 sola direi il calcolo, prima di tutte le altre.
/>
No, sbagli di grosso. E' una bufala, una leggenda! Il vero motivo per cu giochi male NON è la capacità di calcolo o di visualizzazione. Il vero motivo è che pensi male, hai un errato flusso del pensiero.
Ripeto, in quanto probabilmente ti era sfuggito, il link al video di prossima pubblicazione PEDONI E STABILITA' (stessa Serie del video della cinesina, la videolezione 48). Lì mostro i REALI problemi dei principianti (non solo degli absolute beginners come le Seconde Nazionali ma anche in genere degli under 2000 con una errata impostazione di base).
10:46
21 Marzo 2014
Sono autorizzato a leggere questo?
I segreti dell'analisi negli scacchi - Dvoretskij
"...Resta invece misterioso il processo con cui il Maestro sceglie le sue mosse, privilegiando di volta in volta l’una o l’altra delle componenti, in base a un algoritmo di pensiero che egli stesso non riesce a spiegare. Grazie alla sua pluriennale esperienza di allenatore scacchistico del massimo livello, l’Autore spiega i segreti di questi algoritmi di pensiero..."
5:40
30 Novembre -0001
"I segreti dell'analisi negli scacchi - Dvoretskij" è la traduzione assolutamente ASSURDA del testo "Endgame Analysis - School of Excellence 1". Sfido chiunque a dire il contrario, in quanto ho letto sia l'originale inglese che la versione italiana (editore Mursia). D'altra parte, basta sfogliare l'indice:
Parte I - L'Analisi delle Posizioni Sospese
Parte II - Il Finale
Parte III - Studi.
Non so perchè Pietro Ponzetto asserisca, in seconda di copertina, che il libro sia la traduzione di "Secrets of Chess Training". Comunque sia, si tratta di un vecchio libro del 1991, con cui Dvoretsky mostrava il duro lavoro analitico sui finali che avevano condotto i suoi allievi più prestigiosi (Dolmatov e Dreev) al titolo di Grande Maestro.
Nota bene: alla sua Scuola di Scacchi, era richiesto ELO minimo 1900 ed un test di ingresso.
Ovviamente, la prima parte è totalmente fuori epoca (non esistono più da decenni le "sospensioni" delle partite, quindi i suoi metodi per analizzare sono inutili).
Utilità per un Non Classificato, principiante come te, Fulvio28? La stessa che ha un rotolo di carta igienica per uno che voglia attraversare il deserto del Sahara a piedi.
Per un Maestro come me, ho letto con piacere la parte II (ad esempio, le pagine sui finali di alfiere contrario o uguale colore).
Ciò detto, passo ad un'osservazione. Tu scrivi:
fulvio28 ha scritto:
Sono autorizzato a leggere questo?
..."
Non mi piace il tono di questa richiesta. Questo apre il campo ad alcune ipotesi su di me:
a) Sono un vecchio rincoglionito, un eremita senza libri, corrente elettrica, acqua corrente, che colpisce con una clava chiunque mi parli di modernità bizzarre come la scrittura o i motori. Un maschio alfa, come su questo sito un altro utente mi ha definito. Un troglodita, insomma.
b) Critico tutti i libri, in quanto voglio fondare una setta scacchistica. La setta, con me a capo, avrà un solo libro di scacchi in cui credere. Scritto da me, ovviamente! Una sorta di Bibbia del Pedone.
c) le altre ipotesi sono più sgradevoli. Critico tutto, in quanto ho un meschino obiettivo, subdolo: perchè comprare libri di scacchi, quando puoi comprare da me la Verità Scacchistica Assoluta? Con solo un milione di euro, prometto a tutti di diventare Grande Maestro in una settimana. Con soli cinque milioni di euro, faccio diventare qualunque scacchista il Campione del Mondo in tre giorni. Con 10 milioni di Euro, posso nominarti Imperatore della via Lattea. Insomma, sono un imbroglione, un venditore di fumo. Interessante, ma la prossima ipotesi è l'unica reale.
d) sono borioso, montato ed antipatico. Ma la mia attività professionale (odontoiatra libero professionista) ed il titolo di Maestro di Scacchi mi hanno incrementato la capacità di prendere decisioni, subito, al tavolo chirurgico o al tavolo da gioco. Decision making on the board. E la mia decisione è la seguente:
ho risposto gentilmente al tuo quesito, come ai precedenti, ma è l'ultima volta.
Chiudo questa discussione.
Addio.
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