5:09
Un cordiale saluto a tutti e, non per fare sviolinate, tanti complimenti al M° Tarascio per il bellissimo sito e per i video istruttivi, divertenti e commentati con con grande franchezza e libertà di pensiero.
Essendo la prima volta che scrivo per presentarmi e dare l' idea del mio livello di conoscenza scacchistica dirò che non sono più un ragazzo e che non so più quanti anni fa ho fatto il mio primo torneo quando ancora c' erano le categorie sociali e lo vinsi diventando 1S, poi al secondo torneo passai in 3N perdendo in malo modo le ultime due partite: meno male! Se fossi diventato 2N non potrei andare in vacanza in Florida!!
Da svariati anni non gioco quindi in tornei (famiglia, lavoro e purtroppo salute ...) sono quindi un semplice appassionato che grazie ad internet cerca di tenersi informato.
Ultimamente stavo cercando informazioni su "Il Sistema" di Hans Berliner per farmi un' idea su questo tanto criticato libro. Ho letto circa la metà del libro in vers. inglese e un po' per la lingua un po' per i principi espressi in una forma alquanto dogmatica probabilmente una volta finito dovrò rileggerlo.
Il video del 23/02 arrivava come una manna ...
Mentre seguivo la partita Gelfand-Caruana al Torneo di Zurigo si raggiunge una posizione che, a mio modo di vedere, è molto simile a quella del video e memore di questo, da tifoso, ho temuto che Caruana stesse per essere polverizzato, macchè ... Patta.
Così mi sono venute in mente alcune riflessioni che vorrei proporre alla discussione:
1. Io diffido di chi dice di avere la verità in tasca: come mai tanti Top-Player nel mondo continuano a giocare 1.e4, la Grunfeld ecc.? Possibile che nessuno di questi GM conosca questo libro?
2. Nel libro Berliner dice che la prima mossa corretta è 1.d4 perchè controlla 3 case mentre 1.e4 ne controlla solo due. Ma qualcuno mi spiega perchè nel conteggio delle case su 1.d4 si deve considerare il controllo della Donna (che è il pezzo meno adatto a controllare case dato il suo valore), mentre su 1.e4 il controllo esercitato sulle case dai pezzi liberati che è maggiore che in 1.d4 non è rilevante?
3. Il Sistema come dice Berliner non va usato nel momento in cui c' è di mezzo la tattica. Ed è questo, secondo me, il motivo per cui non funziona su 1.e4 (lo sanno tutti che con e4 si ottengono più facilmente posizioni tattiche).
4. Attenzione: Con questo non voglio dire che il Sistema è da bocciare anzi lo reputo ottimo per conservare il vantaggio della prima mossa il più a lungo possibile e da usare in tutte le aperture e4 compresa ogni qualvolta si ha a che fare con un gioco posizionale privo di tensione tattica. Perciò la maniera di contrastare il Sistema da parte del Nero è quella di cercare tensione tattica perchè questo lo rende inapplicabile.
Mi scuso se sono stato troppo lungo, ma mi auguro che la discussione, se ci sarà, possa servire a tutti gli interessati all' argomento a prendere ciò che c' è di buono nel libro al di là degli obiettivi che aveva in mente l' autore.
Saluti a tutti!
5:55
30 Novembre -0001
7:42
26 Novembre 2010
Io non ho ancora letto il libro di Berliner ( me lo sono appena fatta prestare)
sono quindi la meno indicata a discutere di questo argomento.
Però un'idea me la sono fatta ugualmente:
1) La mossa d4 , secondo molti , è la migliore perchè mette in centro un pedone che è già difeso a differenza di e4 che non lo è ; quindi non obbliga il bianco a preoccuparsi subito della sua difesa .
2) Rispondo alla tua domanda sul perchè nel mondo si continua a giocare e4 e non solo: anche aperture minori :
un conteggio fatto dall'IBM anni fa, ha determinato il numero possibile di mosse in una partita a scacchi ..
( presumo tenendo conto del fatto che se una stessa posizione si verifica per 3 volte la partita per regolamento finisce patta ( altrimenti il numero sarebbe INFINITO) )!
Ebbene, il numero di mosse possibili secondo l'IBM è 10 alla sessantesima , cioè 10 seguito da sessanta zeri!
Si ha quindi un'idea della materiale IMPOSSIBILITA' di prevedere tutto! ( e questo anche usando il sistema di Berliner.. )
Ma coraggio: c'è sempre la possibilità di trovare la mossa giusta e c'è anche la certezza del fatto che ..
l'avversario non può averle previste proprio tutte!! 🙂
11:08
Non solo c' è un numero infinitamente grande di possibilità ma quello su cui vorrei richiamare l' attenzione è che non ci possiamo fidare ciecamente di quello che leggiamo sui libri soprattutto in fatto di aperture.
Qualche esempio:
1. Leggendo due monografie sulla stessa apertura, nella prima trovo una mossa caldamente consigliata dall' autore, nell' altra la stessa mossa viene bollata come sbagliata!
2. E' capitato chissà quante volte che una stessa variante abbia avuto giudizi positivi o negativi a seconda dei periodi storici o con la scoperta di nuove mosse. Cito Tartakower: "Una variante che ha una pessima reputazione è una buona variante".
3. Giorgio Porreca a proposito della Scandinava: "La sortita prematura della Donna nera rappresenta un tentativo di ottenere un gioco attivo con i pezzi sul centro." Corretto, poi continua: "La sortita è connessa con una perdita di tempo che sommata al vantaggio iniziale del tratto da parte del Bianco, può ripercuotersi sensibilmente sulla partita. Si è pertanto tentato di migliorare la strategia del Nero con 2...Cf6." Da quello che capisco io se contiamo i tempi, il Bianco ha mosso 2 volte il pedone e (1.e4 e 2.exd5) mentre il Nero ha mosso il pedone d una sola volta quindi dopo 2...Dxd5 si potra dire che la Donna entra gioco troppo presto ma non che il Nero abbia perso un tempo! Conclude il discorso con: "Oggi la Difesa Scandinava non si incontra più nei tornei" Ma quandomai?!
Perciò quello che si può dire (come già qualcuno ha detto) per qunto riguarda le aperture è che in ognuna di esse possono essere trovate nuove idee (se ne siamo capaci) e che apertura minore non significa inferiore.
12:53
10 Settembre 2011
10:01
26 Novembre 2010
x Pic-Nick
Qualcuno ha detto che molte buone varianti usate oggi , siano il
frutto di. una cattiva memoria!
Pensa che , sebbene questo gioco abbia più di 3.000 anni , non esiste al mondo una
partita uguale ad un’altra !
Io lo trovo….MERAVIGLIOSO !
Amo molto gli scacchi : in questo gioco non
esiste la fortuna ( o quasi.. il tuo
avversario potrebbe sempre addormentarsi sulla scacchiera e tu vincere per il tempo
! )
..è una bella sfida
tenendo conto del fatto che, come scrive
Alessio de Santis :
“ In una partita singola chiunque può battere chiunque! “
P.S. Scusa se sono uscita dall'argomento che tu hai proposto ma, come ho già detto, non ho letto il libro e quindi non posso parlare di cose che non conosco...
Buona giornata!
4:10
9 Gennaio 2013
Ciao, esco anch'io un po' dal seminato, solo per ricordare un'aneddoto letto qualche anno fa che ripoto (l'ho ritrovato in internet, credo sia riportato in "Aneddoti di scacchi" di M.Leoncini ma non sono certo):
------------
Alexandr Alekhine, ormai vicino alla fine, solo ed ammalato, ma comunque Campione Mondiale in carica, raccontò alcuni fatti sorprendenti ad un amico. Fatti che sarebbero occorsi al grande Torneo di S.Pietroburgo nel 1914...
Una notte, a metà torneo, qualcuno bussa alla porta della camera d'albergo di Alekhine. Un vecchio contadino russo, tutto stracciato, chiede di poter entrare, dicendo di aver trovato un segreto degli scacchi di enorme importanza.
- So come dare scacco matto al bianco in dodici mosse dalla posizione iniziale! - sostiene il vecchietto.
Alekhine cerca di buttarlo fuori, ma il contadino insiste. Non c'è verso di farlo desistere né le buone, né con le cattive. Per porre fine alla questione, stanco ed impaziente, il Maestro tira fuori la scacchiera. Dodici mosse più tardi il futuro Campione del Mondo, con la faccia smunta, capovolge il proprio Re.
- Rifallo! - gli ordina in modo perentorio.
E il vecchio lo ripete. E così ancora, ancora, e ancora...
Stupefatto, Alekhine spinge il contadino lungo il corridoio, verso la porta del suo collega cubano Raul Capablanca, altro grandissimo Campione del Mondo. La stessa sequenza di eventi si ripete. Capablanca dapprima pensa ad un brutto scherzo organizzato chissà da chi; ma quello finisce sempre col batterlo in dodici mosse, partita dopo partita, indipendentemente dalla difesa che attua...
L'aneddoto termina qui.
Quando Alekhine concluse il suo sensazionale racconto, l'amico si protese verso di lui, ansioso, e chiese quello chiunque si sarebbe domandato:
- Cosa successe poi?
La risposta di Alekhine fu secca:
- Lo abbiamo ucciso, naturalmente!
------------------
Chissà se il vecchietto apriva 1 d4 ! 🙂
4:17
30 Novembre -0001
5:58
ahahaha ...
Fantastico ... molto divertente !!
P.S.
Capablanca, visto che è venuto fuori il suo nome, fu un altro che aveva pronosticato la morte degli scacchi per patta questa volta, in qunto riteneva che le strategie difensive si fossero talmente evolute che ad ogni nuova idea poteva essere trovata un' idonea difesa. Propose di aumentare il numero delle case a 100 con l' aggiunta di altri pezzi.
11:07
10 Aprile 2013
Buonasera a tutti,
mi ricollego al primo intervento di Pic-Nic;E'interessante constatare che un altro eminente filosofo scacchistico e ricercatore strutturale come il GM Sveshnikov,abbia invece un parere opposto a quello di Berliner,per lui la mossa più corretta è più forte è 1e4,e considera la posizione derivante da 1e4,c5;2Cf3,Cc6;3Ab5,e6(ovvero le mosse iniziali della variante Rossolimo della Siciliana)"come la posizione probabilmente più importante dell'intera teoria delle aperture"(cfr "La rivoluzione teorica degli anni 70"Garry Kasparov);in questo libro molto bello a mio parere,Kasparov raccoglie le opinioni sul nostro amato gioco di coloro che in quegl'anni apportarono i più grossi contributi alla sua evoluzione,e l'intervento di Sveshnikov è uno dei più lunghi,e vi dice molte cose interessanti,tra cui il fatto che in virtù dell'apporto dei software e dei motori,si arriverà sempre più spesso nei finali tecnici,chiarendo che lui intende una posizione"tecnicamente vinta"quella in cui un Candidato Maestro DEVE vincere contro un GM...ci sono tanti altri punti della sua teoria che afferma di aver esposto a ben cinque Campioni del Mondo,e nessuno di essi ha mosso la benchè minima obiezione...Devo dire di essere affascinato da queste personalità speculative,con propensioni fortemente filosofiche,che cercano la chiave per risolvere gli scacchi,e quindi spesso risultano apodittici.Ma il gioco pratico è ben'altra cosa...chissà se qualcuno avesse detto al Grande Tony Miles prima di quella mitica vittoria con un signore di nome Karpov con la difesa San Giorgio(1e4,a6!!??;2d4,b5)Tony,guarda un motore di nome Fritz dopo la prima mossa ti da già meno uno,cosa gli avrebbe risposto il grande gladiatore.....vogliamo ridurre gli scacchi ad un teorema matematico?...
7:02
30 Novembre -0001
Però, attento a Sveshnikov. Ho una copia di New in Chess dove lui analizza una sua partita con Bareev ed ecco il suo primo commento (lo cito a memoria, traducendolo dall'inglese):
Sveshnikov-Bareev
1.e4 e6? E' strano mettere un punto interrogativo alla prima mossa giocata da un Grande Maestro, ma il mio avversario se lo merita. Come può, uno che aspira al titolo di Campione del Mondo, giocare la Francese?
Dunque, Sveshnikov è solito esprimere giudizi molto severi ed inflessibili. Anche il suo giudizio su 1.e4 , pertanto, secondo la mia modesta opinione, va interpretato alla luce della notevole vis polemica del personaggio.
5:20
Rimane, secondo me, sempre valido il principio universale spiegato svariate volte nei bei video del M° Tarascio per il quale: ogni mossa ha aspetti positivi e negativi, come diceva del resto Botvinnik (mi pare fosse lui): "il gioco degli scacchi sono uno scambio alla pari".
E poi nel gioco "a tavolino" una mossa "psicologica" può essere più forte di una mossa corretta.
Un saluto a tutti
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