10:33
20 Febbraio 2012
Quando si gioca un torneo a tavolino ha un peso concreto anche la tensione nervosa. Mentre per affinare le proprie capacità tattiche e strategiche, la propria conoscenza dei finali, la capacità di formulare piani, il corretto flusso del pensiero ecc, esistono appositi esercizi a difficoltà progressiva, per temprare i propri nervi esiste un qualche metodo? Chiaro: se la mia preparazione è impeccabile, il mio flusso del pensiero corretto e la mia capacità di valutare le più disparate posizioni si rivela buona, perché i miei nervi non dovrebbero reggere? Ma allora perché, talvolta, anche i nervi d'acciaio dei superprofessionisti (a cui non mancano certo le capacità di cui sopra) sotto pressione cedono?
Quello che chiedo a chi ha riflettuto come me sulla stessa questione, e magari è giunto a farsi un'idea più chiara sul da farsi, è se ci si può esercitare, e in che modo, a mantenere i nervi saldi.
Ciao a tutti!
3:34
20 Febbraio 2012
Un esempio lampante di come la tensione nervosa impedisca, semplicemente, di VEDERE combinazioni di Matto. Ce ne saranno a tonnellate, probabilmente, ma questo esempio è particolarmente eclatante, basta dare un'occhiata ai contendenti e all'evento...
Se fossero esercizi del tipo il Bianco muove e vince (dopo la 22esima del Nero) o il Nero muove e vince (dopo la 26esima del Bianco) non sarebbero semplicissimi, d'accordo ma neppure la difficoltà è diabolica. Eppure, 2 campioni del mondo, sotto fortissima pressione, hanno mancato il seguito corretto.
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