12:23
1 Giugno 2010
Salve a tutti e buon anno.
Tormentato da dubbi esistenziali riguardo al modo di organizzare i miei studi ho scritto direttamente al Dr Tarascio. La risposta è stata tempestiva ed esauriente ed uno dei primi consigli ricevuti è stato proprio di pubblicare la mail sul forum; sperando che la cosa sia di stimolo per qualcuno in condizioni simili alle mie provvedo:
Salve mi chiamo Vladimiro Marchesin, abito a Villafranca di Verona, ho 44 anni.
Gioco a scacchi fin da bambino, a livelli decisamente bassi. Quando frequentavo le scuole medie, giocavo solo con mio padre e lui solo con me (tranne sporadiche eccezioni tipo partitella sul pullman della gita scolastica). A distanza di circa trent’anni entrambi abbiamo ripreso a giocare grazie a siti tipo scacchisti.it.
Gioco regolarmente online da circa tre anni, teoria ne ho studiata veramente pochina, ho tre o quattro libri ma tutti che trattano la materia nella sua globalità.
Ogni anno rinnovo l’iscrizione a scacchisti e ricevo due dvd della loro collana, ancora non riesco a finirne uno. Il mio problema è la mancanza di pazienza, la pigrizia e la tendenza, che spesso non riesco a controllare, a stoppare il ragionamento per fare una mossa istintiva. Quest’atteggiamento mi porta a giocare sempre a cinque o dieci minuti e mi accorgo che il primo fattore che influenza il mio rendimento è la capacità di concentrazione, alterno infatti periodi nei quali vinco quasi sempre ad altri contraddistinti da lunghe serie di sconfitte. La capacità di concentrazione mi fa difetto anche nello studio, che intraprendo da zero periodicamente per poi gettare tutto alle ortiche e ricominciare a giocare lampo a go-go dopo quattro-cinque giorni.
Il mio elo (se di elo si parla su un sito come scacchisti) oscilla fra i 1000 ed i 1200 punti (ora è 1500 perché dal 1.1.2012 su scacchisti è comparso un messaggio secondo il quale i punteggi sarebbero stati aggiornati a non so quale criterio internazionale, a me sa tanto di mossa per non perdere i delusi, boh…).
Gioco anche su chess.com tramite facebook, lì ho 1301 punti con un massimo di 1463, infine su FICS sto sempre intorno ai 1150.
Sinceramente giocare partite a cinque minuti per staccare un po’ la spina mi rilassa molto, però dopo tre anni il rendersi conto che giocare e basta non porta a nessun miglioramento comincia a darmi un po’ di fastidio; mi spiego meglio: non è che io ambisca a 2000 punti elo piuttosto che a 1600, per uno che ora ne ha 1200 l'importante è solo migliorare. Sarebbe fare come quello che si mette a correre per buttare giù un po’ di pancia e poi decide di correre la maratona in meno di tre ore….sono solo numeri buttati là.
Piuttosto, resomi ormai conto del fatto che gli scacchi sono l’unica attività ludica che m’interessi, e che ormai si è elevata al rango di vera e propria passione, voglio approfondirne la conoscenza ed arrivare a praticarli in modo consapevole in modo da scoprire con naturalezza, fra due, cinque…dieci anni se sono un maratoneta da tre ore o da quattro e mezza.
E qui arriviamo al tuo pregevole sito: lo frequento da almeno un anno (forse di più, il mio nickname è vlmarc). Diversi mesi fa scaricai le dispense di tattica e finché le studiai con costanza notai un miglioramento nelle mie lampo…poi semplicemente smisi di studiare. Ora sono tornato a esplorarlo e sono di nuovo rimasto affascinato sia dalle notevoli possibilità che offri a chi voglia studiare gli scacchi sia dalle discussioni che fate sul forum alle quali mi piacerebbe poter partecipare (un giorno) con cognizione di causa.
Vengo al punto: cosa devo fare?
Per me il tuo sito è già troppo ricco di possibilità:
1) seguire il discorso diviso per fasce elo e fare prima gli esercizi di tattica e poi quelli di strategia?
2) oppure leggere prima i testi e consultare tutti i link che citi nel file migliora il tuo gioco? (se dovessi fare una cosa del genere ci risentiremmo tra un paio d’anni!)
3) oppure ancora farmi tutte le videolezioni e tornare al punto 1?
4) oppure da subito il corso a pagamento?
Purtroppo io sono un cattivo studente, da bambino avevo sempre il massimo dei voti fino ai 60/60 della maturità scientifica, poi però ci ho messo nove anni a laurearmi.
Se invece che perdermi nei corridoi della Sapienza (e tra le bellezze di Roma) fossi andato in una piccola Università di quelle dove ogni settimana gli studenti devono fare obbligatoriamente le verifiche so per certo che mi sarei laureato quattro anni prima.
Ho bisogno di un filo di Arianna, di qualcuno che mi dica “oggi devi digerire questa dispensa e raccontarmela domani” altrimenti mi perdo ad iniziare quattro libri diversi o a ciondolare fra tutti i siti che parlano di scacchi del web, per poi terminare la serata giocando quattro lampo su scacchisti.
Non ho problemi economici, mi posso iscrivere al corso e versare il relativo bonifico da subito, non capisco però come fai a proporre tanta documentazione di così elevata qualità e nello stesso tempo dire che c’è dell’altro, allora io cosa devo fare, tutto quello che è free lo devo studiare o no?, e se la risposta è si con quale sequenza?
La mia non è una critica, è solo una richiesta di aiuto, come detto sopra ( e come recita un noto cabarettista) “ dimmi quello che devo fare ed io lo faccio”.
Con stima
Vladimiro Marchesin
2:50
30 Novembre -0001
vlmarc ha scritto:
Salve a tutti e buon anno.
Tormentato da dubbi esistenziali riguardo al modo di organizzare i miei studi ho scritto direttamente al Dr Tarascio. La risposta è stata tempestiva ed esauriente ed uno dei primi consigli ricevuti è stato proprio di pubblicare la mail sul forum; sperando che la cosa sia di stimolo per qualcuno in condizioni simili alle mie provvedo:
Non credevo di dover aggiungere altro, in quanto ho già risposto via mail privatamente. Ma masterblaster mi ha rimproverato e quindi sintetizzo la mia opinione: crearsi l'obiettivo di diventare un giocatore "vero" di scacchi, ossia di giocare tornei a tavolino, credo sia alla portata di tutti. Ovviamente, conta molto l'aiuto "esterno", in quanto è facile perdersi nella sindrome TMI (too much information). Le troppe informazioni (libri, CD, ecc) disponibili nell'era di Internet sottolineano la necessità di qualcuno più esperto che filtri l'essenziale dal superfluo.
8:05
1 Giugno 2010
Salve a tutti, complice un viaggio di lavoro in un paese che la sera offriva ben poche attrattive ho potuto farmi le videolezioni e i relativi esercizi del grado 2.
In attesa delle istruzioni per il prossimo step volevo chiedere un consiglio al Dr Tarascio o a chi avesse la cortesia di rispondermi.
Mi capita spesso quando sono all'estero di passare lunghe serate in posti dove non ho nemmeno una connessione internet.
Ho sempre con me un MacBook Air sul quale ho installato Shredder (a pagamento ) e Scid (gratis) che sono i due software con i quali analizzo posizioni e partite giocate.
Quando mi viene voglia comunque di farmi una partita è più formativo:
-scegliere un Elo del motore tale che la partita sia equilibrata?
oppure
-usare sempre Shredder alla massima forza, tenere d'occhio lo score della partita e tornare indietro ogni volta che si gioca una mossa che il motore giudichi svantaggiosa, capire dove si è sbagliato e quali fattori non sono stati correttamente valutati e così via?
grazie in anticipo
9:10
30 Novembre -0001
Ahia, un tasto dolente…
Ogni tipo di attività scacchistica può aiutare il tuo sviluppo, eccetto il giocare contro un computer! Infatti, un programma scacchistico non ti prepara al gioco a tavolino, contro essere umani. Il motivo è ovvio: i computers e gli umani non solo hanno stili di gioco differenti, ma anche una differente “deviazione standard” rispetto agli errori. Nell’ambito di una stessa partita, i programmi sono più consistenti e coerenti al loro stile (dato dal settaggio dei parametri), mentre il giocatore umano ha situazioni in cui manifesta dei flashes di gioco brillante, combinati con degli errori non caratteristici del proprio stile abituale di gioco. Certo, uno può settare il motore per farlo giocare il più casualmente possibile, ma anche se così sembreranno più “umani”, potranno solo approssimarsi per difetto all’ esperienza umana.
Inoltre, non sottovaluterei gli aspetti psicologici della questione: molti giocatori che usano chess engines hanno un’espansione del loro ego, basato sulle performances dei loro motori, tale da far credere loro di essere “cresciuti” scacchisticamente in modo parallelo. E’un affascinante viaggio sulle strade della Illusione, un mondo virtuale che ha molti abitanti. E dalla città dell'Illusione è facile essere trasportati in quella limitrofa, la città della Delusione. Per capire cosa intendo dire, visita uno di quei Forum dedicati ai motori: oltre a quelli in mala fede (quelli cioè che nascondono solo la pubblicità occulta ai motori da loro venduti, o da cui ricavano percentuali), vi sono anche tanti altri in buona fede (come il caso tuo) che si illudono di poter "autoallenarsi" tramite un motore.
Comunque, un utilizzo migliore del motore esiste, ed è quello che ti suggerisco: analizza le TUE partite giocate contro esseri umani, sfruttando la possibilità di evidenziare i pezzi attaccati, le case deboli ecc.ecc., con frecce colorate o case colorate. Oppure, se proprio vuoi farti una partitina, fai pratica nel giocare una determinata apertura (ma la condizione necessaria è il possesso preventivo di un repertorio scritto in pgn o in Chessbase, se no si risolve in una perdita di tempo).
Scusami per il tono della mia risposta: non sono un luddista (setta inglese dell'800 che voleva distruggere le macchine utensili) o uno che vuole opporsi allo sviluppo delle tecnologie informatiche (senza computer ed internet, non esisterebbe nemmeno questo sito), ma vedo in giro tante Wanna Marchi in malafede…
12:00
1 Giugno 2010
No, non sono deluso nè sorpreso, ho passato diversi mesi a far tentativi con decine di motori e ho sempre riscontrato una grossa difficoltà nel trarre giovamento o anche solo del divertimento giocando contro un software.
Significa che quando sarò di nuovo isolato dal mondo mi dedicherò solo alle analisi ed agli esercizi.
Poco male...
8:02
14 Gennaio 2012
10:07
30 Novembre -0001
La mia risposta (privata) alla mail del primo utente è stata ovvia... E per motivi altrettanto ovvi, non posso ripeterla in pubblico, ma è facilmente intuibile.
Immagina di entrare in uno studio di un avvocato e chiedere: "Scusate, conoscete un buon avvocato, da queste parti?!?" E' imbarazzante, rispondere...
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