2:50
30 Novembre -0001
Il libro “Il Metodo” del GM Jossif Dorfman (2001) cerca di spiegare l’algoritmo per la ricerca della mossa a Scacchi. In modo analogo al “Sistema” di Berliner, desidero qui dare delle spiegazioni in modo semplificato, immaginando di avere di fronte a me un Non Classificato col Quoziente di Intelligenza scarsissimo, da vegetale. Insomma: il Metodo spiegato ad una…testa di zucca!
Anche qui, ho suddiviso la teoria in blocchi logici, corrispondenti a gradi successivi di comprensione scacchistica. Quando il lettore non riesce più a seguire il discorso, vuol dire che le sue attuali conoscenze scacchistiche non glielo consentono. Dunque, il consiglio in tal caso è “studia di più, e poi torna a leggere!”. Se non riesci a passare oltre, nessuna paura: vuol dire che sei diventato…una zucchina!
NOTA BENE: A differenza dei posts su Berliner, qui metterò i diagrammi tutti alla fine della parte teorica.
PRIMO BLOCCO LOGICO
Quando leggi un libro, la prima cosa è leggere…la quarta di copertina! Questa, inseme all’introduzione, fornisce di solito la chiave di lettura. Ed è appunto in queste pagine che scopriamo la prima, importante, notizia: il libro è rivolto ad un pubblico di scacchisti di livello magistrale.
In 1993, GM lossif Dorfman was asked whether he would train a 10 year-old French boy, Etienne, whose ELO was already 1930. Both the child’s father and his previous trainer, GM Eric Prié, knew that Etienne was gifted yet often ill at ease when facing new positions…
Nella prefazione scrive: “Dal 1990, anno del mio arrivo in Francia, una parte importante del mio lavoro consiste nel dare lezioni di scacchi. “. Fermiamoci qui e domandiamoci: da dove veniva Dorfman? Dalla ex URSS. Perchè nel 1990? Perchè nel 1989 ci fu la caduta del Muro di Berlino. Quindi, abbiamo un giocatore di formazione nella Scuola Sovietica (Botvinnik e poi Kasparov, il miglior studente della Scuola di Botvinnik!). Quali studenti gli furono sottoposti? Risponde lo stesso Dorfman: ” Dopo aver formato la mia scuola di scacchi a Cannes e dopo aver lavorato con i giovani giocatori francesi più promettenti sono riuscito ad accumulare una notevole esperienza…”
Dunque, quali erano (sono) gli studenti dei corsi di Dorfman? Non è una domanda bizzarra, in quanto dalla risposta potremo capire A CHI E’ RIVOLTO IL LIBRO DI DORFMAN.
Per capirlo, ecco il bando di un suo corso:
Un stage d’échecs avec le GMI Iossif Dorfman a lieu du 17 à 21 décembre 2011 dans la résidence “Les Agapanthes”, à Cannes.
Niveau requis : + de 2000 Elo.
Tarif : 400 euros pour 30 heures de cours.
Iossif fut l’entraîneur de Garry Kasparov et Etienne Bacrot! Ne ratez pas cette opportunité!
Pour toute information complémentaire ou inscription, contacter info@cannes-echecs.fr
Bene, ora è tutto chiaro (spero!): il Metodo si rivolge a giocatori di livello magistrale (ELO superiore ai 2000).
Se stai pensando: “Bene! Gioco da vent’anni, ho ELO 2001, quindi sono adatto per il Metodo” interrompi la lettura: Dorfman non fa per te. Non puoi comprendere “il Metodo”. Il tuo livello intellettivo è inferiore a quello di “cima di rapa”. Studia Scacchi e poi torna a leggere.
In pratica, cosa ha fatto Dorfman col giovane Etienne (Bacrot), un misero 1930 ma che andava già a lezione dal GM Priè? (questo è il punto!! Non è una questione di ELO, ma è una questione di obiettivi. Il quarantenne, arrivato per caso al titolo di Candidato e senza nessuno dietro, ha zero chances di miglioramento)
Dorfman ha fatto con lui qualcosa di molto semplice, ma estremamente efficace: ha analizzato le partite del ragazzino terribile! E cosa ha scoperto? Ce lo dirà lui stesso, nel prossimo blocco.
Per ora, hai capito un punto decisivo: il Metodo non è per tutti. Però, ti anticipo una buona notizia: anche tu, che sei un cretino, puoi trarre informazioni utilissime e potrai migliorare il tuo livello di gioco, comprendendo la filosofia del Metodo!
Eureka!
2:57
30 Novembre -0001
SECONDO BLOCCO LOGICO
Cosa scoprì Dorfman, analizzando le partite di tanti studenti over2000? Quello che in realtà abbiamo osservato noi tutti, entrando in una sala di un torneo Magistrale: i Maestri pensano molto in alcuni punti della partita, mentre in altri muovono più rapidamente.
Ed il giovane Bacrot, a parere di Dorfman, commetteva errori proprio in queste fasi. Scrive: “Ho notato che nella maggior parte dei casi gli errori vengono commessi in quelle posizioni dove il giocatore ha la possibilità si scegliere fra più di un seguito. I partecipanti ai corsi (individuali o collettivi) generalmente si lamentavano, dicendomi “Non abbiamo un metodo di studio”.
Dunque, il primo problema è: “QUANDO bisogna fermarsi a pensare?”
Non è così semplice come sembra, dare una risposta! Ma Dorfman si affida al suo Istruttore, Mihail Botvinnik, che diceva:
CHESS IS EXCHANGE
GLI SCACCHI SONO IL CAMBIO
Oppure, anche: “Io considero gli scacchi come un cambio alla pari”.
Cosa voleva dire il Campione del Mondo? Voleva dire che in ogni partita noi cerchiamo semplicemente di fare dei cambi, dall’inizio alla fine, sperando sempre di ottenere un vantaggio (materiale o posizionale). La partita finisce solo quando siamo Re contro Re: qui, nessun cambio è possibile! Ed è patta!
Per aiutarci, Dorfman specifica meglio questo Momento Critico (il punto in cui il Maestro si ferma a pensare), offrendoci tre criteri per riconoscerlo:
a) una posizione in cui c’è un possibile scambio di pezzi (non forzato);
b) una posizione in cui c’è un possibile cambio nella struttura pedonale (non forzato);
c) la fine di una serie di mosse forzate.
Tutto chiaro? Assolutamente no! Purtroppo, gli esempi di Dorfman sono tutti difficili, non adatti a te, che sei un cretino. Il motivo lo sappiamo: si rivolge ad un pubblico over2000. Ma se analizzi le tue partite a tavolino, e ti fermi ad analizzare ogni volta che c’è un “possibile cambio”, potrai senza dubbio comprendere meglio dove e quando sbagli. E’ ovvio che, se analizzi con qualcuno più forte di te (non un motore, che ovviamente non sa indicarti i Momenti Critici), potrai avere benefici.
2:58
30 Novembre -0001
TERZO BLOCCO LOGICO
Le fasi statiche sono quelle in cui il giocatore over2000 dovrebbe essere in grado di pensare di meno, in quanto si basa su Principi generali di strategia. Ma quali sono? Ed hanno un valore immutabile, durante le diverse fasi della partita? Qui il cretino respira: è tutto facile! Mi compro uno-due-mille libri di strategia e ce la faccio. Al diavolo Dorfman ed i suoi costosi corsi! Non mi serve una guida! Ma purtroppo si sbaglia... Per due motivi:
1) Occorre una selezione degli elementi statici da valutare
2) la scala gerarchica dei fattori statici varia, durante la partita.
Spiego il punto 2. Avrete tutti osservato che, quando state meglio, il vostro avversario all’improvviso...si sveglia!! Fino ad allora ha giocato male, ma appena ha valutato la posizione in questo modo:”Oddio, sto peggio!” improvvisamente diventa un mago delle complicazioni tattiche! I suoi pezzi (sino allora dormienti) si attivano quasi da soli ed il vostro vantaggio decresce, decresce....fino a scomparire! Questo accade perchè la scala gerarchica (ossia quanto vale avere una coppia degli alfieri o una maggioranza pedonale o altro tipo di vantaggio) improvvisamente si INVERTE.
Dice Dorfman:
“Se la valutazione statica è negativa, (cioè un giocatore si accorge di stare peggio) il giocatore deve senza esitazione impiegare mezzi dinamici , ed essere pronto a misure estreme. Deve quindi cercare un cambio di pezzi o una spinta di rottura pedonale”.
Pertanto, anche la tabella dei vantaggi statici citata da Dorfman va studiata ed applicata con una guida. Perchè dico questo? Leggi la tabella di Dorfman, che segue una SCALA DECRESCENTE DI VALORE (dal fattore più importante al meno importante):
:
FATTORI STATICI
A1) POSIZIONE DEL RE
A2) MATERIALE
a) Vantaggio di materiale
b) Possibilità di scambiare il pezzo più attivo dell’avversario
c) Scambio di A per C (di solito è meglio l’alfiere,tranne in strutture pedonali fisse)
d) Tandem (coppia AA; T+A meglio di T+C; D+C meglio di D+A; )
A3) Chi ha la miglior posizione dopo il cambio delle Donne?
A4) STRUTTURA PEDONALE
Pedoni doppiati o tripli
Pedone passato protetto
Numero di isole pedonali,catene compatte,pedoni sospesi
Maggioranza di pedoni in centro
Maggioranza di pedoni su lato di Donna
Case deboli (non protette da pedoni); pedoni isolati ,pedoni arretrati
Gruppi di case deboli di un colore; blocco; dominazione di case da parte di pezzi
Colonne semiaperte (avamposto)
Pezzi cattivi (dipende da struttura pedonale)
Tipo di centro ; spazio.
Guardiamo l’ultimo dei fattori, il meno importante, secondo Dorfman: lo SPAZIO. Accidenti! C’è da rimanere sbigottiti! A tutti noi piace avere SPAZIO, no? Spazio significa libertà di manovra per i pezzi eccetera. Ma il GM Dorfman sa che i suoi studenti over2000 non hanno alcuna difficoltà a manovrare in spazi ristretti!
CONCLUSIONI
Dallo studio del Metodo di Dorfman, elaborazione degli insegnamenti di Botvinnik, possiamo trarre i seguenti punti:
a) L’attenzione spasmodica da applicare in ogni situazione di possibile cambio;
b) Lo studio dei fattori generali della strategia (dato di pacifico possesso del lettore, nel libro: Dorfman parla di avamposti eccetera dando per scontato che un over2000 sappia di cosa si parla. Ma lui NON li tratta e questa è una grossa delusione, per il principiante che compra il libro).
c) Senza “qualcuno dietro”, ossia qualcuno che aiuti ad analizzare le proprie partite di torneo, non si migliora molto;
d) Presupposto per l’analisi delle proprie partite è però una buona conoscenza dei fattori strategici, indispensabile per valutare correttamente le posizioni (un piccolo circolo vizioso tra il punto 3 ed il punto 4, ahimè).
Ed ora, andiamo a vedere le posizioni proposte da Dorfman nel suo libro!
2:59
30 Novembre -0001
QUARTO BLOCCO LOGICO: GLI ESERCIZI
Quando leggo un libro, compilo sempre una scheda in cui segnalo le posizioni più interessanti, PER ME.
Dunque, ora mostrerò una serie di diagrammi tratti dal “Metodo”. Volendo, qualsiasi partita può essere discussa con il “Metodo”, ma mi sembra più corretto partire con gli esempi scelti da Dorfman stesso. Ricordo ancora una volta che sono destinati ad un pubblico over2000, quindi non scrivete osservazioni del tipo:”Non ho capito” oppure “Ma il motore dice che....”. La risposta è: torna a pascolare le pecore! CAPRA ! CAPRA ! CAPRA !
Non si possono dare le perle ai porci! Ahahaha
Esempio 1 (tratto da pag.7 della mia edizione, inglese e cartacea. Ho anche l’edizione italiana, ma solo in pdf.
Murshed,Niaz (2475) - Dorfman,Josif Davidovich (2585) [A21]
Palma de Mallorca (7), 1989
Dopo 1. d4 d6 2. c4 e5 3. Cc3 exd4 4. Dxd4 Cc6 5. Dd2 g6 6. b3 Ag7 7. Ab2 Cf6 8. g3 O-O 9. Ch3 abbiamo la posizione del diagramma:
r1bq1rk1/ppp2pbp/2np1np1/8/2P5/1PN3PN/PB1QPP1P/R3KB1R b KQ - 0 9
Il piano del Bianco è Cf4/Ag2/0-0. Non esiste nulla di simile per il Nero. Quindi, il Nero sta peggio e deve prendere MISURE
DRASTICHE. 9... a5 10. Cf4 a4 Sacrifica un pedone per cambiare la struttura pedonale! Molto difficile da capire, per il cretino medio...
Per completezza, allego la partita intera, che Dorfman però NON mette sul libro...Cercate di capire perchè leggendo il mio commento alla mossa 16 del Bianco.
SECONDO ESEMPIO
Ok, il primo esempio ti ha lasciato l’amaro in bocca. Passiamo a pagina 11.
Polugaevsky,Lev Abramovich - Antochine,Vladimir
Leningrad, 1957
2rr2k1/2q1bppp/p3pn2/1p2N3/3P3Q/P3B2R/1P3PPP/R5K1 w - - 0 21
La valutazione statica non promette nulla di buono per il Bianco. Se il Nero consolidasse la situazione con ...Dc2, la sua superiorità diverrebbe irreversibile. La parola “se” significa il ruolo del tempo, del bisogno di prendere MISURE ESTREME. Occorre scegliere mosse candidate che implichino cambi di pezzi o cambi nella struttura pedonale. Bisogna attaccare subito il Re nero. Quindi, in base al Metodo, le uniche mosse candidate sono 21.Cg4 (per cambiare il Cf6, difensore del Re nero) 21.Ag5 (analogo significato) 21.g4 (idea g5). Quale scegliere?
Trovi le analisi di Dorfman nascoste sotto lo spoiler:
21. g4! Dc2 22. g5 Cd5 23. Dh5 Df5 24. Tf3 g6 25. Txf5 gxh5
26. Txf7 Cxe3 27. fxe3 Ad6 =
Una variante di 7 mosse, calcolabile da un over2200 con una certa difficoltà ma fattibile. Il cretino medio, quello che ha comprato il libro per diventare Seconda Nazionale, è rimasto un po’ spaesato. Peggio per lui!
3:02
30 Novembre -0001
TERZO ESEMPIO
Rimaniamo a pag.11
Tocca al Nero, in Taimanov,Mark E - Larsen,Bent [D37]
Vinkovci (13), 1970
:
r1b2rk1/pp2bppp/2n5/q2p4/5B2/PQN1PN2/1P3PPP/2R1K2R b K - 0 14
Se sei un buon giocatore, ad occhio valuti subito la posizione: il Nero sta peggio (debolezza statica del Pedone Isolato di Donna). Cosa diceva Nimzowitsch? E chi se ne frega? Qui DORFMAN, sveglia!!! Il Nero deve prendere MISURE DRASTICHE IMMEDIATE, cretino! Sei o non sei un over2000? Ed allora? Quali mosse candidate? Dinamica, dinamica...perbacco!
Per ora non posto la soluzione... Metterò soluzione ed altri esercizi dopo le ferie…
4:57
26 Novembre 2010
Ah Ah Ah.. Buone Ferie Giuseppe ..rilassati!
P.S. Non so perché ma mi sento….sgridata!
5:32
30 Novembre -0001
5:23
30 Novembre -0001
Dopo la pausa estiva, riprendo il discorso postando la soluzione del diagramma precedente.
Dorfman scrive: "Il bilancio statico risulta favorevole al Bianco. Gli alfieri del Nero sono passivi ed il GM danese dispone solo di un attimo per provare a sfruttare il fatto che il Bianco non ha ancora arroccato. Dal punto di vista dinamico, delle mosse candidate (14...Ag4, 14...Td8, 14...d4 e 14...g5) dopo una breve analisi solo l'ultima 14...g5!
r1b2rk1/pp2bp1p/2n5/q2p2p1/5B2/PQN1PN2/1P3PPP/2R1K2R w K - 0 15
Mi fermo qui per delle considerazioni.
1) Quanti di voi avrebbero giocato una mossa come 14...g5, che indebolisce seriamente la posizione del proprio Re nero? Rispondete a voi stessi, in tutta sincerità.
2) Dei tre diagrammi visti sinora, avrete notato che mancano esempi sul "cambio" di pezzi. Colpa mia che ho fatto una selezione fuorviante? No. In realtà, la maggior parte degli esempi del libro riguardano appunto posizioni complesse come quelle appena viste: posizioni in cui la valutazione statica dello studente è facile (ATTENZIONE. RIPETO: Dorfman specifica nell'introduzione che il range ELO dei suoi studenti ha l'ampiezza di 700 punti, ossia dai 2600 di Bacrot ai 1900 dei più scarsi) ma gli elementi dinamici la cambiano rapidamente. Ad esempio, in quest'ultimo diagramma, la valutazione posizionale era facile (Pedone di Donna Isolato del Nero, quindi vantaggio statico del Bianco), ma la spinta g5-g4 mutava drasticamente la situazione.
QUESTO E' IL TIPICO PROBLEMA CHE SI AFFRONTA A LIVELLO MAGISTRALE.
Comparate il diagramma precedente con la seguente posizione (mossa n.16, tocca al Nero):
r1b1r1k1/pp2qpp1/4nn1p/2bp4/7B/2NBPN2/PPQ2PPP/1R1R2K1 b - - 0 16
La partita è Maestro FIDE Vallifuoco Giacomo - Maestro Tarascio Giuseppe.
Il bilancio statico è favorevole al Bianco. Occorrono misure drastiche. Giocai 16...g5 seguita da ...g4 e poi ...Cg5.
Questo genere di decisioni non fanno parte del bagaglio culturale del poverino che Vallifuoco lo ha visto solo in simultanea...
Specifico subito, però, che la partita la persi per un grave mio errore successivo. Ma, nel dopo-partita, Giacomo mi disse:"Una mossa tipica del tuo stile aggressivo". Beh, si alleggerisce il peso della sconfitta, quando il tuo avversario ti fa dei complimenti, no?
Ok, continuerò con altri esempi tratti dal Metodo di Dorfman.
11:07
30 Novembre -0001
Online un video sul Metodo di Dorfman applicato alla partita di un Prima Nazionale.
QUI IL LINK
4:16
30 Novembre -0001
Non mi sono dimenticato di Dorfman...
Passiamo a pagina 57 dell’edizione italiana, dove abbiamo una partita interessante ma anche....terrificante, per noi dilettanti che abbiamo comprato il suo libro!
E’ la partita Dorfman,Josif Davidovich (2380) - Bronstein,David Ionovich (2590) [A53] Erevan, 1975.
Dopo poche mosse, il Nero cede l’alfiere campochiaro: 1. c4 e5 2. Cc3 d6 3. Cf3 Ag4 4. d4 Cd7 5. g3 Cgf6 6. Ag2 Ae7
7. O-O O-O 8. h3 Axf3 9. Axf3
r2q1rk1/pppnbppp/3p1n2/4p3/2PP4/2N2BPP/PP2PP2/R1BQ1RK1 b - - 0 9
Chi se ne frega, dirai tu. NO!! Cretino! Cretino! Cretino!
Come dice Dorfman (il grassetto è suo) :”Egli ha concesso un vantaggio statico, senza guadagnare nessun gioco dinamico in cambio”. Il concetto sottinteso è meraviglioso, ma ben noto agli over 2000: L’alfiere è più forte del cavallo. Anche se ti chiami Bronstein, anche se sei stato vice-Campione del Mondo, non puoi permetterti una simile decisione strategica! Già questo, è un parere difficilmente digeribile da un UNDER 2000, a mio parere. Ma vediamo il seguito della partita, perchè ora Dorfman deve dimostrarci quanto affermato. E vi assicuro che lo fa in maniera assolutamente esemplare.
Al prossimo post...
4:35
30 Novembre -0001
Bronstein continuò con 9...exd4, cedendo il centro, in quanto, scrive Dorfman “egli realizzò che dopo 9...c6 10.d5 c5 l’assenza del suo alfiere campochiaro gli avrebbe impedito di giocare con successo ...b7-b5 e ...f7-f5.
Mi fermo già qui, col diagramma della posizione immaginata da Dorfman (ma non occorsa in partita, in quanto appunto evitata da Bronstein):
r2q1rk1/pp1nbppp/3p1n2/2pPp3/2P5/2N2BPP/PP2PP2/R1BQ1RK1 w - - 0 11
Il giocatore con una buona preparazione strategica dovrebbe conoscere i piani del “centro bloccato”. Ma se non ha studiato a dovere il mediogioco, rimane perplesso. Da considerare che anche nel seguito del “Metodo” Dorfman utilizza spesso questa idea strategica, dandola di pacifico possesso.
Osservate ad esempio questa posizione, tratta dalla partita Aronin,Lev Solomonovich - Kholmov,Ratmir D [B31] URS-ch30 Yerevan (4), 26.11.1962
r4r2/1p1qnp1k/p2p2pb/2p1p2p/P1P1P3/2NP1N2/1P3PPP/1R1QR1K1 b - - 0 19
L’osservatore attento potrà notare che qui Dorfman mostra la stessa idea (il Bianco minaccia b2-b4, il Nero ...b7-b5 oppure ....f7-f5). Ma cade in un colossale flop, in quanto mette un punto esclamativo alla mossa 19...a5 giocata dal Nero, senza far notare che in realtà il Bianco giocò in modo errato successivamente.
Ma non voglio mettere troppa carne al fuoco (semmai tornerò in altra occasione su questa partita). PER ORA volevo solo far notare la profondità dei temi strategici trattati da Dorfman en passant, dando per scontato che il lettore abbia una notevole comprensione strategica.
Continuo nel prossimo post sempre con la Dorfman-Bronstein
8:16
30 Novembre -0001
Ricapitoliamo la situazione della Dorfman-Bronstein.
Dopo 1. c4 e5 2. Cc3 d6 3. Cf3 Ag4 4. d4 Cd7 5. g3 Cgf6 6. Ag2 Ae7 7. O-O O-O 8. h3 Axf3 9. Axf3 exd4 (abbiamo fatto anche una breve escursione nella variante di blocco centrale 9... c6 10. d5 c5) il Bianco ha proseguito con 10. Dxd4 c6 11. b3 Te8 12. Ab2 Cc5 (diagramma)
r2qr1k1/pp2bppp/2pp1n2/2n5/2PQ4/1PN2BPP/PB2PP2/R4RK1 w - - 0 13
Ok, ci siamo tutti? Ci sei arrivato anche tu? Bene.
Leggiamo insieme la valutazione di Dorfman: “La posizione del Bianco è migliore da un punto di vista statico”. Solito problema: cosa ha capito il “cretino immaginario” che ha comprato questo libro, sperando di trovarci un “metodo” per migliorare a Scacchi? Niente. Dobbiamo quindi sempre tenere a mente il fatto che Dorfman si rivolge ad un over 2000, ossia di un giocatore con comprensione strategica adeguata.
Per spiegare le prossime quattro mosse, Dorfman fa sfoggio della sua cultura scacchistica in maniera brillante:” la prossima manovra profilattica, che evoca Nimzowitsch e Petrosian, ha come obiettivo la neutralizzazione dell’avanzata del pedone a-“.
E la partita prosegue con 13. Tab1 a5 14. Aa1 Af8 15. Ag2 Dc7 16. Tfd1 Te6 (diagramma)
r4bk1/1pq2ppp/2pprn2/p1n5/2PQ4/1PN3PP/P3PPB1/BR1R2K1 w - - 0 17
SIAMO ARRIVATI AL PUNTO CLOU. Dorfman scrive:” Questa è chiaramente una posizione critica; abbiamo due elementi che ce lo dimostrano...” MA QUI MI FERMO, in quanto ho la sensazione di stare parlando al vuoto, come un “cretino”.
Per chi è interessato, ho qualche domanda:
A) Quali sono i due elementi citati da Dorfman? (se leggi la discussione dall’inizio, sono citati espressamente. Se non li trovi, NON COMPRARE il libro, perchè tanto non lo capirai mai)
B) Come ha continuato Dorfman in partita?
C) Te lo dico io come ha continuato! Ha giocato 17.e3. Ma il bello è che lo stesso Dorfman, nel libro, si ferma e chiede “Perchè?” al lettore! Perchè ha giocato questa modesta mossa di pedone? Bellissimo quiz! Ma la spiegazione è di alto livello strategico (come tutto il libro).
Alla prossima (forse..., se ne ho voglia... )
6:22
30 Novembre -0001
Bravo! Apprezzo tantissimo il tuo "coraggio": non era facile cimentarsi, dopo il tono dei miei posts precedenti.
Ciò premesso, devo purtroppo dirti che non è la risposta del libro, che è, ovviamente, una risposta da Grande Maestro, qual è Dorfman. Ma ti ripeto i ringraziamenti ed i complimenti, perchè hai dimostrato la mia tesi di fondo: il libro "Il Metodo" è bello ma complicato, non adatto agli under 2000 (ma neanche adatto per certi candidatini da strapazzo).
4:30
30 Novembre -0001
Mi sembra giusto concludere il discorso su questa partita di Dorfman, paradigmatica dell'intero libro sul "Metodo".
Riepilogo: dopo la sequenza di mosse 13. Tab1 a5 14. Aa1 Af8 15. Ag2 Dc7 16. Tfd1 Te6 eravamo arrivati alla seguente posizione:
r4bk1/1pq2ppp/2pprn2/p1n5/2PQ4/1PN3PP/P3PPB1/BR1R2K1 w - - 0 17
In cui Dorfman scriveva:” Questa è chiaramente una posizione critica; abbiamo due elementi che ce lo dimostrano…”
Quali sono?
1) È la fine di una serie di mosse forzate;
2) C’è la possibilità di cambiare la formazione pedonale centrale.
Osserva il punto 1: per favore, alzi la mano e scagli la prima pietra chi reputa “forzata” la sequenza di mosse dalla n.13 alla n.16. Sarà “forzata” per un Grande Maestro come Dorfman, ma per me, abituato a considerare come sequenze forzate quelle in cui vi sono una serie di catture o di scacchi al Re, non è assolutamente di chiara evidenza come appare a Dorfman ed ai suoi esimi studenti over 2000.
Il secondo punto (possibili cambi), però, è più alla portata di mano, come concetto. Ma ripeto la tesi di fondo: il libro è bello, bellissimo, stupendo, meraviglioso, ma occorre una notevole capacità strategica per poterlo comprendere.
E poi, perchè giocare la modesta mossa di pedone 17.e3?
Risponde Dorfman:” Quando hai la coppia degli alfieri, è logico sviluppare il gioco su case di cui l’avversario non ha l’alfiere (in questo specifico caso, sulle case chiare). Il piano di mettere pressione sulle case chiare può consistere nell’avanzare il pedone sino a b5, o nell’attaccare il pedone a5 con l’intenzione di forzare b7-b6”.
Spiego con parole mie: siccome il Nero ha giocato 8...Axf3, ora il Bianco ha il piano di giocare sulle case chiare (in pratica, vuole fare a3 poi b4-b5 per attaccare il pedone c6). PER QUESTO MOTIVO GIOCA 17.e3: mette il pedone su casa scura, di colore opposto al suo alfiere campochiaro in g2. Hai capito? No? Normale! E’ la strategia su casa chiara, un raffinato concetto strategico che Dorfman dà per scontato coi suoi adorati lettori...
Vi lascio con l’intera partita. In particolare osservate 30.Axf6! che corona la strategia sulle case chiare iniziata ben 22 mosse prima, dopo l’infelice 8...Axf3.
Questo è il “Metodo” di Dorfman... facile facile...
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