4:14
20 Aprile 2012
Buongiorno Masterblaster
apro e4 perchè mi piace, lo trovo piu' divertente,
ma oltre siciliana e francesi, a volte incontro gambetto lettone e gambetto elefante di cui non so niente. E' chiaro che sono di fronte ad un tattico,
quindi se mi va bene, consumo un sacco di orologio perche' penso sempre che sia un gambettto pieno di tranelli. Cosa mi suggerisci? una linea posizionale per evitare di giocare in acque dove sicuramente e' piu' preparato di me? hai qualche riferimento, partita commentata, o pdf che puo' aiutarmi a superare la prima fase e giocare un mediogioco almeno alla pari?
grazie in anticipo
5:53
9 Gennaio 2013
Ciao, siccome mi sono trovato anch'io a doverlo affrontare ho cercato un po' in internet e alla fine ho trovato questo:
Spero possa esserti utile come inizio 🙂
6:00
30 Novembre -0001
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6:13
30 Novembre -0001
Ultima osservazione sul link a Schiller fatto dall'utente Fabrizz.
Schiller è un noto autore di libri sulle aperture non-ortodosse, ma quei libri sono scritti per imbrogliare …i Non Classificati! Non ha mai senso "accettare" i gambetti alle condizioni dettate dall'avversario, come Schiller consiglia, ma anche altri autori lo fanno. Ad esempio, le mitiche ed insuperabili "Alterman's Gambit Guide" per il Bianco e per il Nero ( ho anche una cinquantina di suoi video), sono una ciofeca (come direbbe Totò). Sono tutte pagine di analisi ed analisi, e partono spesso così:"Il Bianco potrebbe rifiutare il gambetto con la mossa XXX, ma questo esula dalla trattazione del libro". Furbacchione!
12:19
25 Febbraio 2010
Grazie per la domanda che è una domanda intelligente e quindi richiede una risposta intelligente.
Da un po' di tempo a questa parte, soprattutto dopo l'avvento dei programmi scacchistici, i giocatori hanno cominciato a provare in pratica un po' di tutto appoggiati dalle analisi dei motori. Ecco, quindi, mosse come 1. Ch3 e la domanda dei soliti ignoranti: "Perchè dovrei stare peggio?"
Il gambetto Elefante e il Gambetto Lettone appartengono alla stessa corrente di pensiero. In realtà il Gambetto Lettone ha una sua storia alle spalle e addirittura l'Anglo- Francese Tony Kosten ha scritto un libretto su di lui "The latvian Gambit Lives!" ma alla fine, molto onestamente, conclude che il Gambetto Lettone è sì divertente da giocare ma scorretto.
Io te ne parlo dal MIO punto di vista che è quello del giocatore OTB. Se il tuo interesse è dettato solo dalla paura di incontrare questi sistemi nel gioco on line, allora lascia perdere tutti i tentativi di confutazione.
Il gambetto Elefante me lo sono trovato di fronte una sola volta nella mia vita. Davanti a me c'era un signore di una certa età , uno di quelli che ti spetti possano giocare solo delle Caro Kann o dei sistemi chiusi. Dopo 1. e4 e5 2. Cf3 mi sono visto piombare sulla scacchiera 2.., d5. Che fare?
Punto primo: ho guardato l'Elo del mio avversario. Basso. Ottimo, sicuramente non faceva parte dell' odiosa categoria dei ragazzini rampanti che ti sparano 30 mosse teoriche e quando abbandoni non sai neppure che cosa ti ha colpito.
Punto secondo: se 2.., d5 fosse buona la giocherebbero anche categorie più alte di 1 nazionale.
Punto terzo: che faccio? la prima cosa da NON fare è mettersi a cercare una confutazione immediata. Così facendo si perde solo del tempo prezioso e dopo un po' si vedono elefanti rosa aleggiare sulla scacchiera. La seconda cosa, questa invece da fare, è quella di giocare secondo i principi più elementari.
Quindi ho giocato 3. exd5 ( elimino un pedone centarle e spezzo l'affiancamento dei pedoni neri) 3.., e4 4. De2 seguita dalla spinta in d3 eliminando l'avamposto centrale del Nero ( Vedi "Strategia di avamposti" di Esteban Canal)e mi sono trovato benissimo vinvendo alla fine in maniera facile. La cosa più buffa è che dopo la partita, andando a vedere sui libri, ho scoperto di aver seguito la teoria per parecchie mosse ( mi pare fosse una partita di Tal contro Lutikov ma potrei sbagliare)il che dimostra che in situazioni critiche il buon sensoo vale più di 50 pagine di un libro. Per quello che mi riguarda io conosco quella linea e gioco quella.
Tuttavia, ora che Tarascio ti ha mostrato la linea con 3. d4, io ti suggerisco di usare quella. Ci metti dieci minuti dieci per impararla e avrai la soddisfazione di essere tu a sorprendere il tuo avversario che era partito con l'intenzione di sorprenderti.
Stesso discorso per il gambetto Lettone. La linea di Tarascio è quella approvata dalla teoria, è facile da ricordare e, soprattutto buona. Anche lì dedicaci 10 minuti, non di più, e non avrai più paura della risposta 2.., f5
Del resto i principi di centralizzazione, di controllo delle case centrali, di sviluppo saranno anche vecchie ma restano tutt'ora valide.
2:48
30 Novembre -0001
Adoro gli aneddoti e quindi ne racconto uno anch'io.
Qualche anno fa, ho giocato un incontro di CIS (camp.ital a squadre) Gioiosa Marea (Messina) vs Bari (io con l'Accademia Scacchistica Barese). All'epoca, la squadra siciliana era molto forte, in quanto sponsorizzata da un negozio di materiale elettrico. Pertanto, giocavano anche due slavi per loro. Il capitano era Aurelio Costa Napoli, che conoscevo in quanto avevo giocato contro di lui nell'ASIGC (corrispondenza). Ok, arrivo al dunque.
In 1^ scacchiera GM Ristic vs il barese Maestro Tullio Pizzuto: 1.e4 e5 2.Cf3 d5. Pizzuto la giocava anche per corrispondenza e si sentiva ferratissimo…. Ma Ristic, da bravo professionista, era preparato. Dopo una decina di mosse la posizione del Nero era senza speranze e perse rapidamente.
Il sottoscritto giocava in 3^ scacchiera contro il MF Fabiano (ELO 2220): col Nero anch'io, classica Difesa Nimzo-Indiana! Il Bianco si spremette le meningi in apertura, per andare in vantaggio (variante di Leningrado) tanto che avvenne un fatto divertente. Dopo circa un'ora, Napoli Costa ci interruppe:"Scusate, ma il vostro orologio non funziona!". Perchè? "Non è possibile! Il Bianco ha pensato un'ora, il Nero solo 3 minuti". Ma il mio avversario confermò che non c'erano guasti: era lui che si spremeva come un limone.
Morale della favola: meglio un'apertura classica, solida, basata su sani principi, che non cretinate (come diceva Masterblaster) basandosi su "effetti-sorpresa" che stupiscono solo i Non Classificati.
Dimenticavo: in mediogioco, Fabiano, a corto di tempo, sottovalutò un mio contrattacco… Purtroppo, l'incontrò finì 3:1 per Gioiosa Marea. Indovinate chi fece il punto della bandiera
3:07
26 Novembre 2010
Tutto molto interessante!
Ringrazio Mossberg per il quesito e per le risposte date: io non avevo mai sentito parlare del "Gambetto elefante"!
Vorrei solo un chiarimento su questo:
Non ha mai senso "accettare" i gambetti alle condizioni dettate dall'avversario
Quali sono queste condizioni? Ritardo nello sviluppo?
Io solitamente i gambetti li accetto sempre perchè sta poi all'avversario dimostrare che il suo sacrificio di pedone sia corretto così limito lo studio della teoria al solo gambetto accettato.
E' sbagliato?
5:01
30 Novembre -0001
Bobby Fischer diceva che i gambetti in cui si sacrifica un pedone centrale vanno sempre accettati, riprendendo un'opinione di Lasker in tal senso. Quindi, la tua logica è quella giusta, SE…. se tu avessi il tempo per farti una grossa preparazione teorica! Quello che vale per un professionista non vale, ovviamente, per un dilettante.
In generale, rifiutare un gambetto comporta meno studio, in quanto i libri sui gambetti sono impegnati allo spasimo (giustamente!) per dimostrare innanzitutto la validità del compenso. Questo significa che, quando un 3Nazionale affronta un 1Nazionale che gli gioca un gambetto (Gambetto Morra, Gambetto Benko, Gambetto di Re, Controgambetto Albin e così via, ossia gambetti seri, provati, testati dai professionisti) dovrà scontrarsi con un soggetto preparato bene sull'accettazione del gambetto; spesso, invece, psicologicamente è meno preparato sul rifiuto del gambetto, in quanto lo sente come opzione meno pericolosa.
Nell'esempio del mio post precedente, il GM Ristic ha giocato 3.exd5 (accettando il pedone). Questa è la scelta migliore, PER LUI, ma non necessariamente questa scelta sarebbe stata la migliore, PER ME.
Separiamo i livelli: dilettante/professionista. E teniamo presente che il terza nazionale non perde mai per colpa dell'apertura.
10:39
30 Novembre -0001
Sono andato a cercare la partita con Fabiano, che non ricordavo più (era del 2001): ne farò un video con quiz, della Serie "Allenati con…".
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