4:43
30 Novembre -0001
9:49
15 Luglio 2011
Per (sor)ridere un po'
Il maestro di scacchi Pierluigi Beggi, che fa il dentista, ama dire che egli gioca solo varianti perdenti.
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Due scienziati, uno al polo nord e l'altro al polo sud, decidono di riempire le loro giornate di studio giocando a scacchi per posta. Quello al polo nord manda la prima mossa, che arriva dopo un mese a quello al polo sud. Quest'ultimo dopo un mese di riflessione, risponde e rimanda la sua mossa che arriva dopo un altro mese all'altro polo. La partita continua con questo ritmo per alcuni anni. Poi, lo scienziato del polo sud non riceve più niente… Passano sei mesi e niente ancora… Passano altri 6 mesi… niente. Una mattina però, si sentono i latrati dei cani da slitta che si avvicinano sempre più al rifugio spazzato dalla tormenta. Si presenta il postino che gli porge una lettera scritta proprio dall'altro scienziato. Freneticamente, afferra la busta e la strappa nervosamente per vedere subito quale sia la mossa inviata. Apre il foglietto… e all'interno c'è scritto: "Acconcio!".
4:27
25 Aprile 2012
Una sera, un 1N italiano, capitato ad Amsterdam per lavoro, fece un salto in un circolo di scacchi.C'erano solo due scacchisti che stavano finendo di analizzare una posiszione. Quasi subito uno dei due se ne andò e il 1N si mise a giocare con l'altro.
Dopo 1.e4 e5, l'olandese giocò 2. ... Re2. "Oddio" pensò l'italiano "Con chi mi sono messo a giocare? Questo sa appena muovere i pezzi" Il suo avversario, dopo aver riportato alla mossa successiva il re nella casa di partenza, gli diede matto in una trentina di mosse. Invertiti i colori, si iniziò un'altra partita. Dopo 1.d4 e6 2.c4, l'olandese giocò di nuovo una mossa di Re e, subito dopo, lo riportò nella casella di partenza.
Prima della trentesima mossa, l'italiano era, di nuovo, stato mattato.
A questo punto entrò nel locale un altro tizio e salutò l'olandese: "Ciao, Jan"
L'italiano capì finalmente chi aveva di fronte: il GM Jan Timman.
Da "A Ladro!" di Mario Leoncini
7:58
15 Luglio 2011
La scena si svolge nella gelida Siberia spazzata dal vento. Un ex dissidente esiliato vive isolato dal resto del mondo e si mantiene a stento con quello che riesce a coltivare e ricavare dalla terra. Solo una vecchia radio, che funziona a stento, lo tiene a mala pena collegato con il resto del mondo. Grazie ad essa, ascolta anche le poche notizie, anche scacchistiche, unico passatempo concessogli dalla solitudine. Ma un bel giorno la radio si guasta. Disperato, passa più di 3 anni senza sapere niente di quello che accade nel mondo. Una mattina, mentre lavora nel suo orticello, intravede un grosso gregge di pecore che avanza lentamente nella gelida steppa. Tutto emozionato per quell'unico contatto umano che gli si prospetta, si catapulta verso il pastore che guida il gregge. Finalmente una persona con cui parlare in russo, una lingua che stava quasi dimenticando!! Dopo i convenevoli, entrambi felici e sorridenti per quel po' di calore umano regalato dal destino, si mettono a chiacchierare. Davanti al fuoco di un camino e con una calda tazza di tè in mano, il dissidente tempesta di domande il pastore su varie materie, per sapere le novità dal mondo. Lui risponde felicemente a tutte le domande e quando può arricchisce con ulteriori particolari. Ad un certo punto il dissidente chiede: "Ma dimmi una cosa: com'è finito il match tra Fischer e Spasskij? La radio mi si è rotta dopo la seconda partita...". Il pastore cessa all'improvviso di sorridere. I suoi occhi si riempiono di lacrime e con le labbra tremolanti dice: "....ho perso io...".
3:25
15 Luglio 2011
Gli scacchi ispirano anche le altre arti…
Questa è una canzone (forse niente di eccezionale musicalmente parlando) che parla del nobilgiuoco usandolo come metafora della vita e delle relazioni fra persone.
E questo è il testo
chess is such a difficult game
there are so many pieces
so many squares where you can go
so few promises
never you mind all the others
anticipating your next move
i know it's hard cause you got a lot to do
street signs and traffic lights ever confusing me it's you
stop left, go right, no U-turn, where's the goddamn exit
never you mind all the others
influencing your next move
i know it's hard cause you got a lot to prove
lalalalalalala
sex and drugs and rock n' roll
pieces by rocking for you
this puzzle can't be done wrong
so cover 'em while you can
never you mind all the others
aniticipating your next move
never you mind all the others
never you mind what they do
don't let them get you down cause it's there too
you'll be trapped forever under their shoe
here is the paper so go
i know it's hard cause you got a lot to do
fa la la la la la la la la la la la la la la la la la
9:20
15 Luglio 2011
Gli scacchi sono un gioco per la loro forma, un'arte per la loro essenza ed una scienza per la loro difficoltà di apprendimento. Vi possono procurare altrettanto piacere che un buon libro o una bella musica, ma non avrete una reale gioia se non riuscirete a giocare bene.
(Tigran Petrosian)
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