10:49
3 Maggio 2011
Salve a tutti, ho un pò di confusione in merito ai finali di soli pedoni. Volevo chiedere se era più facile da apprendere e da padroneggiare la tecnica delle case chiave, come spiegato molto bene nel corso, oppure quella dell'opposizione da me finora adoperata ma non appresa appieno. Io ho 2 libri, quello di Silman e quello di Averbakh che si dividono l'argomento nelle 2 tecniche.
Grazie per il vostro aiuto.
11:09
30 Novembre -0001
Ho la sensazione che ti sei risposto da solo!
Comunque, le due tecniche non si escludono a vicenda!
Ed infine: credo che conoscere meglio le spinte di rottura (breakthrought) o le "corse di pedoni" sia l'aspetto più importante dei pedoni, in quanto concetti applicabili sia ai finali semplici che a quelli complessi e, addirittura, anche in mediogioco (pensa, ad esempio, alle situazioni con gli arrocchi contrapposti).
Esistono molti libri con studi sui pedoni, ma ti segnalo un metodo che usavo da NC: andare al circolo, giocare una partita e, raggiunta una posizione pari o leggermente squilibrata, togliere tutti i pezzi leggeri. Avevo trovato un terza nazionale che adorava i finali...
L'unico difetto è che poi, nelle partite reali, cercavo sempre di cambiare tutti i pezzi, per entrare in finale: da qui la mia fama, al circolo, di "pattaiolo".
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