8:54
30 Novembre -0001
Come si studiano i finali? Una domanda classica...
Esistono almeno due metodi didattici.
1) Metodo standard.
Consiste nello studio sistematico, tramite manuali più o meno moderni. Il mio preferito è l'Averbakh, ma ovviamente anche autori come Keres conservano il loro fascino. Un'esempio ben fatto è questo compendio, digitalizzato dall'amico Istruttore Pietro Conti: 😯
Nel mio inventario (Area Ricerche), potete leggere i titoli di vari altri testi o CD.
2) Metodo statistico
Se osserviamo la frequenza con cui si presentano i vari tipi di finali ad un giocatore da torneo (Chessbase aiuta tantissimo, in questa ricerca), possiamo notare che i finali di Torre sono al primo posto, seguiti dai finali di Pedone (attenzione, però: spesso tutti i finali si riducono a finali di soli pedoni!), da quelli di Alfiere, poi di Donna ed ultimi i finali di Cavallo. Logica deduzione è che occorre studiare almeno i finali di Torre. Ma come? Qui puoi leggere il programma di un corso fatto da me in 2 circoli ed a Scuola: 😯 In particolare, è da osservare il metodo didattico, essenzialmente pratico e non solo teorico come lo studio di un libro.
Alla fine del corso, è utile dare appunti per un ripasso: 😯 .
Riprenderemo il discorso con altri esempi.
3:27
27 Giugno 2010
grazie giuseppe,
continuo qui che penso sia la sezione piu' adatta,
solo una cosa, pensavo che il Bianco giocasse Td3 ma con l'idea di portare il re in e2 d1 c2 per sostituire la torre passiva, e avrebbe avuto 2 torri libere x massacrarmi....in quanto il mio alfiere non puo' partecipare alla lotta, che ne pensi di questa idea?
12:43
30 Novembre -0001
10:49
30 Novembre -0001
L’argomento è interessante, ma
non ne avevo parlato in precedenza per alcuni risvolti “polemici”che saranno
chiari alla fine della mia risposta.
Le guide sui finali mostrano il modo con cui dare matto nelle posizioni “chiave”,
come quella che riporto qui dal libro di un GM:
4Q3/6rk/5K2/8/8/8/8/8 w – -0 1
1. De4+ Rg8 2.Da8+
Rh7 3.De8 vince
Però tralasciano la parte più
importante per noi dilettanti: come raggiungere questa posizione?
I libri danno per scontato che sia un compito
facile, quando in realtà a tavolino potrebbe sembrare molto difficile, per via
della regola delle 50 mosse, specie
contro una difesa impeccabile.
Se inseriamo la posizione in un
computer munito delle Nalimov Tablebases, riesce a dare matto, anche partendo
dalla posizione più sfavorevole, in circa 30 mosse: ma ecco il primo risvolto
polemico! Noi siamo essere umani, e gli “Scacchi assistiti dai chess engines”
NON sono Scacchi, ma un gioco totalmente diverso, affascinante senza dubbio, ma
che lascio volentieri ai “giocatori per corrispondenza”, categoria massacrata
proprio dai motori (così come Schumacher batterebbe Bolt sulla corsa!).
Dobbiamo stabilire, quindi, dei
consigli “umani”. Il primo è:
1)
Cerca
di sfruttare due tatticismi: la forchetta (attacco doppio) e le minacce di
matto sull’ultima traversa.
Ma se il nostro avversario si
difende bene? Ok, cerchiamo allora di capire in cosa consiste questa “buona”
difesa.
Si tratta della “difesa della terza traversa” (sì, hai letto
bene, proprio quella che si studia coi Finali di Torre, la madre di tutti i
finali…!). Ecco un diagramma esplicativo:
3k4/5Q2/1r6/3K4/8/8/8/8 w -- 0 1
Come vedi, qui la torre impedisce
al Re di avanzare, privandoci delle minacce di matto sull’ultima traversa. Le
Nalimov Tablebases (come vedi, i motori servono, ma solo come supporto al
nostro ragionamento umano) vincono in 19 mosse, che trascrivo:
1. Df4 Rd7 2.
Da4+ Rc7 3.Da7+ Tb7 4.Dc5+ Rb8 5.Rd6 Tg7 6.Dd5 Tg6+ 7.Rd7 Tb6 8.De4 Tb3
9.De5+ Ra7
10.Dc5+ Rb8 11.Rc6 Tb7 12.Da5 Tb1 13.De5+ Ra7 14.Dd4+ Ra8 15.Dh8+ Ra7
16.Dh7+ e
guadagna la torre.
Se osservi il comportamento delle Tablebases, potrai comprendere il
significato delle sue mosse!
Possiamo
stabilire ora il secondo consiglio “umano”, da istruttore:
2)
Gioca
questo finale contro il computer, prendendo tu la Donna e cerca di dare matto
in 50 mosse. E’ un buon esercizio per migliorare la tua capacità di visualizzazione
della scacchiera, la tua capacità di coordinazione dei pezzi (Donna e Re) e la
tua capacità di affrontare i finali di Torre (posizione di Philidor) che sono
di gran lunga i più frequenti.
Ecco a
cosa serve un motore scacchistico: non è lui che ti può insegnare a giocare i
finali (o le aperture od il mediogioco), ma può supportarti sulla via del
miglioramento indicata da…(indovina?) un altro essere umano, più esperto di
te.
12:12
25 Febbraio 2010
Forse l'ho già detto altrove ma lo riposto anche qui. Il GM scozzese J. Rowson sostiene che se pensate di conosere bene un finale ( da quelli più semplici come R+2A contro Re) a quelli più complessi ( Re+A+C contro Re oppure finali con pezzi vari e pedoni) dovete provarli sul vostro computer dando a voi stessi 1 minuto di riflessione a mossa e al programma 10. Se riuscite a vincerli SEMPRE allora vuool dire che siete padroni della tecnica.
Per quanto riguarda l'uso dei programmi, di cui ha fatto cenno Tarascio, si tratta solo di una polemica inutile dato che è ovvio che servono! Se voi leggete qualche libro del passato, ad esempio "Giocare bene per giocare meglio" del GM E. Paoli, troverete il suggerimento di tenere un a "cartoteca". In pratica uno schedario nel quale classificare le partite pubblicate da libri e riviste sulle aperture giocate.
Quel suggerimento, che andava bene 20 anni fa, oggi sarebbe ridicolo dato che con programnmi tipo chess base si possono creare dei database molto più pratici e maneggevoli. Quindi, lo ripeto, è ovvio che l'uso di programmi scacchistici è utile.
Diventa inutile se si pretende che un programma si comporti come un istruttore. Come ho già spiegato nel forum sugli allenatori a base silicio e quelli a base carbonio, ci sono elementi prettamente umani che in computer non può dare. Comunque aggiungerò altri commenti a quel forum per chiarire meglio il concetto
11:14
27 Giugno 2010
3b4/8/2P5/4BKPP/P7/2pk2p1/pp5p/8
ciao!
ecco un altro finale interessante ma difficilissimo,
sono riuscito a perdere con un pedone in piu!
non ho accettato la patta..e perche' mai se ho un pedone in piu?
ho pensato, tanto non posso perdere...e invece ho perso x tempo!
non si puo' calcolare in una posizione cosi' complicata,
il bianco disperato si e' lanciato contro il pedone a7,
io non potendo difenderlo mi sono lanciato sul pedone b4,
poi, spariti i pedoni ad ovest, siamo tornati sull'altra ala
con posizione pari ma e' caduta la bandierina,
ma comunque non mi importa del risultato, la domanda e':
-come si deve ragionare in questi casi?
quando non si puo' calcolare, o c'e' poco tempo
ci dobbiamo affidare a dei riferimenti guida,
quali in questo caso?
grazie dei suggerimenti!
ciao
11:40
30 Novembre -0001
La risposta ai tuoi quesiti è contenuta nella Videolezione 16 (http://www.istruttorescacchi.i.....lezione-16), dal titolo: "Come si pensa nei finali complessi).
E seguendo la scaletta mentale lì descritta, abbiamo al primo posto la buona, vecchia…
A) Valutazione della Posizione. E se parti da questa, valutando in modo obiettivo, scoprirai che:
1) Re: il Re bianco è più attivo (avanzato) del Re nero;
2) Pezzi: il Nero ha l'alfiere "cattivo" (fattore insignificante in apertura e prime fasi del mediogioco, ma molto significativo in finale: vi sono varie videolezioni su questo sito sull'argomento)
3) Pedoni: il pedone a7 del Nero è debole perchè arretrato. Il Bianco ha 2 pedoni isolati sul lato di Re.
B) Cosa vuole fare il Bianco? Penetrare sulle case chiare (b5-a6)
C) Cosa deve fare il Nero? Controllare le case chiare deboli, col Re in c6 (ma non fa in tempo) oppure Rf5 (con idea di attaccare i pedoni isolati del Bianco)
D) Calcolo. Se tocca al Bianco, gioca 1.Rb5 e patta al volo (idea 2.a5). Se tocca al Nero, deve pensare a manovre tipo Rf5-f4 (semmai precedute da Ad2, perchè a Rf5 segue Ae3, controllando le case d'entrata del Re nero) Ad esempio 1…Ad2;2.Rb5 Rf5 ; ora il Re bianco è in crisi: se va in a6, il Nero cattura in b4 e poi gioca Ac5. Ma 3.a5! bxa5; 4.bxa5 Axa5;5. Rxa5 Rf4 ed il Nero patta ugualmente.
In parole povere, la patta è il risultato più ragionevole, e non vedo motivi di disperazione per il Bianco...Anzi, a prima vista, avevo pensato: il Nero perde!
3:50
23 Febbraio 2010
Giocando di N una Scandinava ho forzato il cambio delle DD per entrare in questo finale che ritenevo vinto per il N (a cui spetta il tratto):
8/1p3rp1/p1k1p3/5p2/1P6/P7/6PP/3R3K b - - 0 1
Tuttavia ho avuto parecchie difficoltá a vincere e il mio avversario a corto di tempo mi ha decisamente ´aiutato´. Vorrei sapere se davvero é vinto per il N e quale piano risulta piú efficace.
Io in partita ho giocato 1...Rb5 (per attaccare il pedone a3 e liberare la strada ai miei pedoni sull´ala di D), ma dopo 2.Td6 Tc7 3.h4 mi sono trovato in difficoltá.
Col senno di poi mi pare che le candidate piú promettenti siano 1...Td7 o 1...g5, ma non riesco a vedere una linea che forzi a breve la vittoria.
4:23
30 Novembre -0001
Dire a priori "è un finale vinto", quando parliamo di un finale di Torri, è semre azzardato (come insegnava il dr. Tarrasch: "Tutti i finali di torre sono patti"). Ma quello che ci interessa è il corretto modo di pensare che, ringraziando il cielo, è sempre lo stesso!
E dunque:
1) VALUTAZIONE POSIZIONE
PEDONI: Il Nero ha un pedone extra, centrale, passato e protetto: pedone e6. Il Bianco ha la possibilità, remota ma da tener d'occhio, di crearsi un pedone passato lontano sulla colonna h-.
PEZZI: il Re bianco ha problemi di Sicurezza (matto sulla prima traversa). Il Re nero è più attivo. Torre nera passiva e piazzata male.
GIUDIZIO: il Nero sta meglio.
2) COSA VUOLE FARE IL BIANCO
Ovviamente, eliminare le minacce di matto (spostando il Re in g1 o spingendo h2-h4). Poi, con la Torre, catturare il pedone e6. Purtoppo, però, dovrà anche badare a difendere il pedone arretrato a3 (succube di un'eventuale attacco del re nero via b5-a4)
COSA DEVE FARE IL NERO
Innanzitutto, migliorare la posizione dei propri pezzi. La Torre vuole andare naturalmente sull'unica colonna aperta (Td7) oppure disporsi in e7, DIETRO al proprio pedone libero. Il Re nero ha la piacevole scelta tra: 1)pressione sul pedone a3, via b5-a4; 2) supporto del proprio pedone libero, via d6-e7.
CALCOLO VARIANTI
1…Td7 2. Tc1+ (il finale di soli pedoni è perso) 2…Rb5 3.h4 Ra4 ; 4.Tc3 e5 e la Torre bianca è relegata ad un ruolo passivo.
Ma anche l'immediata 1…Rb5 è giocabile, però dopo 2.Td6 andava giocata 2…Te7, supportando l'avanzata del pedone libero da dietro. Invece, 2…Tc7? è una simpatica perdita di tempo (one move treath): le minacce ad una mossa (Tc1 matto) sono un modo di pensare che si acquisisce giocando lampo su Internet e rappresentano un modo scorretto di pensare, da correggere con adeguato allenamento (- blitz + partite a tempo lungo)
8:13
23 Febbraio 2010
Per non far annoiare Tarascio, che aspetta una mia mossa mentre io sono ancora immerso nello studio febbrile della Bogo-Indiana, gli posto un finale che ho raggiunto proprio da una Nimzo-Indiana trasposta in Catalana.
Dalla posizione postata, con tratto al B, io ho ottenuto solo la patta. Si poteva fare meglio? Ma soprattutto come si affronta una posizione del genere: io ho giocato mossa per mossa senza avere in mente un piano preciso.
8:48
30 Novembre -0001
Un piano solo non basta mai, in nessuna posizione. Occorre sempre fare tanti piccoli piani (una logica multipiano). Posso, pertanto, solo suggerire il primo minipiano, relativo a questa concreta posizione.
VALUTAZIONE POSIZIONALE. In finali con pedoni su entrambe le ali, la superiorità dell'alfiere sul cavallo è indiscussa. Ma, dato il poco materiale rimasto sulla scacchiera, vi sono varie difficoltà tecniche. In linea generale, il Bianco:
a) deve evitare ogni cambio di pedone, ed in particolare deve salvaguardare il pedone a3. Se il Nero cambiasse i pedoni del lato di Donna, la patta è il risultato ovvio;
b) occorre fissare i pedoni neri del lato di Re su casa chiara. Quindi, i pedoni bianchi devono stare su casa scura. Attalmente sono già su casa scura, ma sono anche soggetti all'attacco doppio Cg4.
c) Il Re va innanzitutto centralizzato, come in tutti i finali;
d) l'alfiere va anch'esso centralizzato, per sfruttare la sua maggior velocità di intervento su entrambe le ali.
DUNQUE, il primo piano consiste nell'ottenere una posizione del genere:
8/2n4p/1p1k2p1/5p2/2BK1P2/P5P1/7P/8 b - - 0 37
Ovviamente, in base anche alle risposte del Nero, occorre formulare altri minipiani. Ma comunque la vittoria non è dietro l'angolo...
10:10
23 Febbraio 2010
Sapevo che ´teoricamente´ in un finale con pedoni su entrambi i lati l´A é piú forte del C e immaginavo anche che, per dare piú mobilitá al mio A e ottenere dei target, occorreva fissare i pedoni del N su casa chiara.
Ma tra il dire e il fare...
La posizione che ho postato prima era alla 30esima. Ecco quella della 40esima con mossa al N:
8/8/1p3p1p/1Bn1k1p1/P5P1/4KP1P/8/8 b - - 0 40
Insomma un vero disastro...
10:50
30 Novembre -0001
MERAVIGLIOSA! Una dimostrazione tecnica esemplare su "come NON giocare il finale". Tutti i pedoni del Bianco (dico TUTTI !!!) sono su casa chiara, cioè esattamente all'opposto del richiesto!
In cambio, ora abbiamo una bella dimostrazione di un'altra regola del dinale: "il cavallo è più forte dell'alfiere cattivo". Il finale è vinto dal Nero, che però deve prima attivare meglio i suoi pezzi.
A questo punto, la domanda è: "come ha fatto il Bianco a pattare questo finale disperato?" Attendo con ansia il prossimo diagramma di questo finale molto istruttivo…
11:35
23 Febbraio 2010
Preferisco sorvolare sulla MERAVIGLIOSA condotta di gioco di entrambi i colori, che li ha comunque portati alla 68esima in questa posizione:
8/8/1P6/8/3n4/6k1/7p/7K w - - 0 69
A questo punto, solo la mia fortissima preparazione teorica poteva suggerirmi l´UNICA (e sottolineo UNICA) candidata che garantiva la PATTA: 69.b7!!!
PS. Giuseppe, abbi pietá, era una blitz a 5´...
1:44
30 Novembre -0001
8:16
23 Febbraio 2010
A proposito di pietá...
In questa posizione, con mossa al B (che ero io), sono riuscito a perdere!
8/3k4/6p1/7p/P7/1P6/4KP2/8 w - - 0 41
Qual é la corretta valutazione della posizione e il piano corretto del B?
9:00
30 Novembre -0001
La posizione tratta il tema della "CORSA TRA PEDONI" (su lati differenti della scacchiera).
Prima di dare la risposta al tuo quesito, ne approfitto per fare delle considerazioni generali che possono esserti utili in tutte le posizioni simili. D'altronde, in questo consiste la differenza tra l'auto-allenamento e l'allenamento assistito da un istruttore umano! Non una semplice caterva di varianti ed analisi (come qualsiasi stupido motore scacchistico potrebbe fornirti) ma una spiegazione "umana".
Innanzitutto, quando abbiamo una posizione del tipo di questa:
8/8/4K3/7P/3k4/p7/8/8 w - - 0 1
dobbiamo chiederci:
- Il pedone promuove con Scacco?
- Una volta promosso il pedone, si trova allineato col nostro Re sulla stessa colonna, traversa o diagonale?
Nel diagramma, abbiamo che 1.h6 a2 2. h7 a1=D 3.h8=D+ Scacco ai Raggi X e cattura la Donna nera.
Per non allungare troppo il brodo, possiamo dire che gli aspetti importanti di una corsa tra pedoni sono:
1. La distanza tra il pedone e la casa di promozione
2. Promuovere con Scacco
3. Promuovere con un colpo tattico a seguire (Raggi X, matto)
4. Azioni difensive del Re (quadrato, assistenza, evitare lo Scacco, fare da scudo)
5. Adescare il Re nemico in una casa fatale.
Ora torniamo al tuo quesito. Per sviluppare il piano corretto, devi avere delle conoscenze pregresse, che sono:
a) due pedoni connessi e passati (come i pedoni bianchi a- e b-) non possono essere catturati dal Re avversario, in quanto si difendono a vicenda; di CONSEGUENZA, il Re bianco può andare tranquillamente sul lato di Re, per catturare i pedoni neri;
b) anche i pedoni neri sono connessi, ma SOLO il pedone h- è passato. Il pedone g- può essere FISSATO col pedone bianco (ad esempio, f4). Dunque, devi conoscere il principio "fissa i pedoni e poi attaccali".
c)breakthrought (spinta di rottura). Devi conoscere questa tipica tecnica del finale di pedoni, che fa parte dei FONDAMENTALI dello scacchista. Invece di spiegarla, ti faccio vedere questo diagramma:
8/8/6p1/2k4p/P4P1K/1P6/8/8 w - - 0 45
Qui è ovvia la mossa vincente: 1.f5! ed i pedoni neri cadono entrambi, in quanto sono costretti a separarsi.
A questo punto, hai capito perfettamente come ho fatto ad arrivare in questo diagramma, partendo da quella data: 1.f4! (fisso i pedoni neri), poi porto il Re in h4, mentre il povero Re nero si manterrà vicino ai pedoni bianchi del lato di Donna. Ovviamente, se il Re nero cerca di supportare i suoi pedoni, il pedone a4 va a promozione, felice e contento...
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