8:13
30 Novembre -0001
Risolvere quiz o problemi è un tipico allenamento per la mente dello scacchista. Ma limitarsi a trovare la “mossa giusta” spesso non è sufficiente. Occorre anche simulare il più possibile le situazioni della vita reale: durante una partita devi studiare la posizione e decidere in breve tempo (diciamo in massimo 5’) la mossa migliore. Ti serve però una decente analisi della posizione ed un corretto processo di pensiero per trovare la soluzione, evitando errori comuni e trappole.
In questi video-esercizi ( tutti BREVI, al massimo di 5 minuti ciascuno) mi focalizzerò unicamente sul processo del pensiero. So che esistono molti libri dove puoi trovare posizioni tattiche o strategiche (puzzles), ma quante ti descrivono il corretto flusso di pensiero? Io credo che se tu capisci COME trovare la mossa giusta, sarai capace di trovarla anche in altre posizioni, nelle TUE partite. Il giusto modo di pensare è più importante degli elementi posizionali o di una massa di varianti, che puoi studiare sui libri.
All’inizio di questi micro-video vedrai un diagramma, e ti dirò a chi tocca. Inizia subito a pensare, mentre ascolti la discussione della posizione. Entro 5’ ti svelerò la soluzione, che potrai immediatamente confrontare con la mossa scelta da te. Se non riesci a trovare la “mossa giusta”, niente paura: avrai comunque imparato a valutare le posizioni! Se hai bisogno di più tempo, fai una pausa del video, mentre continui a cercare mentalmente la mossa giusta.
INDICE in base agli argomenti trattati :
Serie “Valuta la posizione”: 1-26, 60,
Serie “Migliora il tuo pezzo peggiore”: 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 37, 41, 44, 45, 48, 50, 54, 57, 59, 62, 64, 66, 69, 72, 74, 76, 78, 80, 82, 83, 85, 87, 89, 90, 91, 92, 94, 95
Serie “Scegli il Piano in mediogioco”: 34, 36, 38, 47, 49, 51, 55, 58, 61, 63, 67, 70, 73, 75, 77, 79, 81, 84, 86, 88
Serie “Scegli il Piano in Finale di Pedoni”: 52, 53, 56, 65, 68, 71,
Serie “Sacrifici tipici”: 39, 40, 42, 43, 46,
Serie “Motore contro Uomo”: 93, 96, 97
Qui sotto trovi i link diretti:
11:13
27 Giugno 2010
ciao!
pero' ho qualche dubbio, l'obbiettivo e' acquisire un corretto modo di pensiero x trovare la mossa giusta, ok. parte il video e si inizia dal confronto dei pezzi e struttura pedonale, solo dopo guardo il re...... io invece ho usato SCAP! prima di tutto guardo i re per Sicurezza e Scacchi e poi il resto....e palesemente cerco l'attacco di matto, in questo caso neanche ci arrivo a guardare la struttura pedonale, che mi frega di un pedone doppiato se sto dando matto o prendendo un pezzo? i pedoni li guardo 5 secondi.....correggimi dove sbaglio, ciao e grazie
d
11:42
30 Novembre -0001
shade64 ha scritto:
ciao!
pero' ho qualche dubbio, l'obbiettivo e' acquisire un corretto modo di pensiero x trovare la mossa giusta, ok. parte il video e si inizia dal confronto dei pezzi e struttura pedonale, solo dopo guardo il re...... io invece ho usato SCAP! prima di tutto guardo i re per Sicurezza e Scacchi e poi il resto....e palesemente cerco l'attacco di matto, in questo caso neanche ci arrivo a guardare la struttura pedonale, che mi frega di un pedone doppiato se sto dando matto o prendendo un pezzo? i pedoni li guardo 5 secondi.....correggimi dove sbaglio, ciao e grazie
d
Ti ringrazio per la giusta contestazione. Ne approfitto per chiarire "l'obiettivo didattico" dei video-esercizi.
Avevo 2 possibilità:
1) impostare gli esercizi come un puzzle, cioè un quiz in cui davo a voce dei consigli. Ad esempio, nell'esercizio 1, bastava dire all'inizio "attento all'alfiere", oppure " guarda come collaborano bene le due torri bianche". Ma , secondo me, avrei fatto un semplice doppione dei quiz tattici disponibili su qualsiasi libro o sito, del tipo "il Bianco muove e matta in 4 mosse".
2) impostare gli esercizi come una lezione, in cui faccio prima la valutazione della posizione (completa, secondo lo schema 1.Sicurezza del Re; 2. Attività dei pezzi e 3.Struttura pedonale) e poi mostro la sequenza di mosse giocata in partita. Ma, secondo me, avrei tolto all'ascoltatore il pathos, cioè la sensazione di essere in partita e dover scegliere la mossa.
QUINDI, suggerisco:
1) chi non vuole farsi "confondere" dalle mie parole, che mettono in evidenza aspetti giusti ma anche sbagliati (eh, sì: lo faccio apposta a sottolineare taluni punti della posizione, anche se non servono alla soluzione ), blocca il video all'inizio e sceglie "con la propria testa" la mossa. Poi ascolta per confrontare.
2) chi si è stancato di risolvere i soliti quiz, ascolta e rinuncia a cercare la soluzione, limitandosi a seguire il "treno" del pensiero;
3) l'optimum sarebbe ascoltare e calcolare insieme. Botwinnik si preparava così, per i tornei: faceva partite a tempo lungo con la RADIO ACCESA.....
1:48
30 Novembre -0001
shade64 ha scritto:
ok x la 2....il treno del pensiero...ma dicci come vanno i vagoni....prima guardi i pedoni o il re?? io guardo... 1)il re 2)i pezzi 3)la struttura pedonale....sempre
Diceva Quelo: "La risposta giusta è dentro di te....però è sbagliata!"
Ovviamente, dipende tutto dalla posizione. Ma tener sempre d'occhio il Re, non può mai essere sbagliato, in qualunque posizione....
11:06
25 Febbraio 2010
Ci sono molti modi di accostarsi agli esercizi ( parlo ovviamente di esercizi in generale, non esplicitamente quelli di Tarascio) e non si può dire che un approccio sia migliore di un altro.
Se però un giocatore è un giocatore di torneo e usa questi esercizi come allenamento, allora forse il sistema di Tarascio è più utille. Utile non vuol dire migliore ma, come dice la stessa etimologia, che può servire all'occorrenza.
Libri di tattica che spiegano passo per passo come si identificano le combinazioni ce ne sono molti e tutti hanno questo genere di diciture "Il Bianco muove e vince" oppure "Il Bianco muove e guadagna materiale" ecc. ecc.
Altri libri specializzati raccolgono le combinazioni per temi: "Scacco matto"oppure "Inchiodatura" o anche "infilata" e via così. naturalmente hanno una loro validità perchè il giocatore si fa l'occhio ad una serie di combinazioni.
Altri libri danno dei suggerimenti più o meno velati: "Il Nero è in arretrato di sviluppo, come può il B. sfruttare questo fattore a suo vantaggio?"
Lo ripeto, sono tutti esercizi utili. Il problema è che se stiamo giocando una partita di torneo nonm avremo nessuno che ci dà una pacca sulla spalla e ci dice ""Il Re è in posizione insicura. Come puoi sfruttarlo?" ( segno che SICURAMENTE puoi sfruttare questa possibilità!) ma siamo lasciati ai nostri pensieri. Stiamo meglio o stiamo peggio? Dove devo attaccare? In poche parole: e ora che faccio?
Il metodo di Tarascio è esattamente questo: un metodo. Anche se la posizione può essere vinta con un brillante sacrifixio, non c'è nessuno che ce lo annuncia fra suoni di trombe e rullare di tanburi. Dobbiamo arrivarci da noi. E come facciamo?
Tarascio ci spiega un metodo che in realtà è quello suggerito dai più importanti allenatori. Farsi un'idea della posizione è indispensabile per arrivare a capirla. E' ovvio che i giocatori più forti coglieranno i temi di una posizione più velocemente di altri, ma la tecnica è questa.
A meno di non farsi sedere al fianco Anand che ti dice: "Stai attento…."
9:07
23 Febbraio 2010
I videoesercizi, come ho giá detto altrove, mi sembrano utilissimi - oserei dire l´utilizzo migliore che si possa fare del video didatticamente parlando. Le videolezioni, che pure sono bellissime, tutto sommato sono un sostituto piú vivace e piacevole del testo scritto o del file CB: tuttavia - come ogni strumento video - tendono a rendere lo spettatore molto piú passivo...
I videoesercizi, invece, sono concepiti da subito come ´problema´ e propongono automaticamente un tempo di riflessione concentrato ma significativo: chi prova a risolvere la posizione si trova di fatto in una situazione molto simile a quella in partita, con il vantaggio che ´la radio´ concretizza i problemi su cui riflettere e stimola un ascolto ´critico´.
Riguardo al metodo SCAP e al ´treno di pensieri´, mi sembra che tutto sommato le fasi dello SCAP permettano un´analisi della posizione non dissimile da quella proposta da Tarascio:
SCACCO: sicurezza R
CATTURA e ATTACCO: attivitá dei pezzi e confronto sul loro valore
PIANO: struttura pedonale, conseguenze mosse, lista del che fare.
10:12
27 Giugno 2010
sono d'accordo con voi, situazioni reali di partite dove non c'e' nessuno che ci dice il B muove e vince e' la cosa migliore,
quello che cercavo di dire e' che in partita dobbiamo anche fare i conti col tempo, un'analisi della struttura pedonale e come sfruttare un p debole, porta via del tempo, e magari non ce ne lasciamo x calcolare uno scambio di pezzi vincente, ecco perche' pensavo di usare un metodo di pensiero ordinandolo con lo scap....ma se mi dite che i maestri partono sempre dalla struttura pedonale....be' un motivo ci sara' ....anche se non lo conosco
10:39
30 Novembre -0001
shade64 ha scritto:
sono d'accordo con voi, situazioni reali di partite dove non c'e' nessuno che ci dice il B muove e vince e' la cosa migliore,
quello che cercavo di dire e' che in partita dobbiamo anche fare i conti col tempo, un'analisi della struttura pedonale e come sfruttare un p debole, porta via del tempo, e magari non ce ne lasciamo x calcolare uno scambio di pezzi vincente, ecco perche' pensavo di usare un metodo di pensiero ordinandolo con lo scap....ma se mi dite che i maestri partono sempre dalla struttura pedonale....be' un motivo ci sara' ....anche se non lo conosco
Nel mio precedente post ho scritto:" valutazione della posizione (completa, secondo lo schema 1.Sicurezza del Re; 2. Attività dei pezzi e 3.Struttura pedonale)". Dunque, non ho messo la struttura pedonale al primo posto. Chiarisco meglio il concetto:
la struttura pedonale è lo "scheletro" di una posizione. Quando guardi una bella donna, inconsciamente la tua mente "valuta" le corrette proporzioni, e solo dopo fai altri tipi di...pensieri. Stessa cosa è a scacchi: non stai a pensare alla struttura pedonale ad ogni mossa, ma essa è il substrato per le tue successive elucubrazioni (attività, controllo, mobilità).
Dopo tutto, così come a scacchi la domanda principale rimane "Cosa gioco, ORA?", anche nell'esempio di sopra la domanda rimane:" Me la dà, ORA?"
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