12:00
10 Gennaio 2016
Salve sono Saverio e sono un dilettante neofita. Sto cercando di capire i principi dietro le aperture. fino ad ora ho usato l' apertura italiana con relativa soddisfazione. Vorrei capire meglio la spagnola, anche perchè se ne parla in modo molto positivo. Da neofita, e dalle prime impressioni, noto che questa apertura favorisce un' avanzata dei pedoni neri sul' ala di donna spingendo indietro l' alfiere in b5 e molto spesso lo stesso alfiere si va a piazzare sulla stessa diagonale che avrebbe controllare subito con 3. Ac4 (partita italiana). Mentre con la variante di cambio (intanto si cambia un alfiere con il cavallo perdendo la coppia degli alfieri) e si rischia di favorire pericoloso controgioco del nero con l' attivazione della donna. Cosa mi sfugge? quali sono i punti di forza? vorrei capire meglio con il vostro aiuto.
8:48
30 Novembre -0001
Ti stai ponendo dei dubbi troppo complicati, che possono essere risolti solo con una buona conoscenza del mediogioco. Cerco di dare una risposta, anche se ti anticipo che molti punti ti saranno oscuri a lungo, dato il tuo attuale livello di gioco.
Confrontiamo la Partita Italiana e la Partita Spagnola, partendo da quest'ultima.
PARTITA SPAGNOLA 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5
Il G.M. inglese John Nunn (persona eccezionale e carismatica: laureato in Matematica a 16 anni, Grande Maestro ed autore di libri di alto livello) scrisse che per un professionista (uno che gioca per portare a casa il pane alla famiglia) la Spagnola "è come una mucca da cui si può sempre mungere latte". Infatti, 3.Ab5 è "the most restraining move"; parlando in generale, la pratica magistrale mostra che 3.Ab5 rimane l'arma principale contro 1..e5. La ragione è che la Spagnola è la più limitante (restraining) per il Nero in quanto non gli permette di sviluppare i suoi pezzi sulle loro case migliori. Ad esempio, basta pensare all'Ae7 limitato dalla propria catena pedonale d6/c5/e5; oppure all'alfiere campochiaro, limitato dai pedoni bianchi d5/e4/h3. Oppure la scarsa mobilità dei pedoni neri del lato di Donna, nel caso della variante di Cambio e del Muro di Berlino.
OVVIAMENTE, occorre che il giocatore con il Bianco sia in grado di sfruttare questi elementi strategici! Se no, è tutto inutile (non sarà capace di mungere il latte).
Ecco la PRIMA CONCLUSIONE: studia prima il mediogioco, poi l'apertura!
Passo alla Italiana, nel prossimo post.
8:59
30 Novembre -0001
E veniamo ora alla
PARTITA ITALIANA 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4
Anche se le alternative alla Spagnola sembrano abbastanza buone, a gioco corretto il Nero può facilmente mantenere l'equilibrio. La Partita Italiana è stata considerata per lungo tempo, ma solo nei primi anni della Storia Scacchistica, l'arma principale contro 1..e5. Il Bianco semplicemente sviluppa i suoi pezzi sulle loro case naturali e poi lotta per il centro. Il principale aspetto negativo (drawback) è che permette al Nero di fare lo stesso (non ha problemi a piazzare anche i suoi pezzi sulle loro case naturali), quindi ottenere un vantaggio d'apertura è abbastanza problematico. Guardiamo la posizione dopo 3...Ac5 4. c3 Cf6 5.d4
r1bqk2r/pppp1ppp/2n2n2/2b1p3/2BPP3/2P2N2/PP3PPP/RNBQK2R b KQkq - 0 5
A lungo questo venne considerato l'unico modo per affermare un vantaggio d'apertura. Oggigiorno, dopo estese analisi delle varianti, le cose sono differenti. La teoria ha dimostrato che, nel migliore dei casi, il Bianco emerge con una partita pari, ma in molte linee il Nero sta addirittura meglio. Eppure, se tu chiedi un parere ad un 1800 ELO in un circolo, ti risponderà: "Il Bianco sta bene". La ragione è semplice: a prima vista, sembrano soddisfatti tutti i Principi classici di Stenitz (centro occupato coi pedoni; arrocco veloce, sviluppo facile su case naturali). Ma l'apparenza inganna! Ed il secolo scorso si è concluso col giudizio: "White cannot claim advantage from this opening". Ma il 2000, il nuovo millennio, si è aperto con un barlume di speranza.... (leggi prossimo post)
9:14
30 Novembre -0001
Il G.M. Roman Dzindzichashvili (allenatore di Kasparov e Karpov: dunque, una persona eccezionale, al pari di Nunn citato in precedenza) in una serie di video, culminati con un libro cartaceo del 2007, ha esposto le sue idee. Nel capitolo 7 "NEW WINE FROM AN OLD BOTTLE" (accompagnato da un disegno dove un rubicondo oste spillava vino nuovo da una vecchia botte...) analizzava a fondo una idea scartata dalla teoria. Lui stesso, però, quasi alla fine delle analisi, arriva ad una posizione critica (tabiya) in cui dice: Secondo la teoria il Nero sta meglio. Ma secondo me il Bianco ha buone chances".
Ho messo alla prova le analisi giocando su gameknot supportato da Rybka, ma non sono mai andato oltre la patta. Inoltre, a distanza di 9 anni, il giocatore col massimo ELO che ha seguito le indicazioni del libro è stato un 2256. In pratica, nessun GM si è fidato del vino di Dzindzi.
CONCLUSIONI
1) Studia prima il mediogioco, poi le aperture;
2) Al tuo livello (giocatore di videogame) puoi usare tranquillamente qualsiasi apertura, compresa l'Italiana, in quanto le tue partite online saranno sempre decise da errori in mediogioco;
3) prometto di fare un video sulla Italiana entro l'anno, per mostrare le analisi di Dzindzi, ma hai già capito che sarà solo per sconsigliare tale scelta d'apertura.
4) E' sempre meglio usare le main lines. Contro 1.e4 e5
a) 2.f4 Gambetto Re ("the most principled move" secondo GM Hans Berliner)
b) 3.Ab5 ("the most restraining move" GM John Nunn)
10:45
Se mi è concesso dare la mia opinione posso fornire la mia esperienza personale, non perché sono un giocatore titolato ma perché tanto tempo fa quando ho giocato alcuni tornei (2 a tempo lungo e 2 semi-lampo e a tavolino) nella preparazione ho avuto lo stesso dubbio:
Spagnola o Italiana?
Io scelsi la Spagnola Variante di Cambio. Pur sapendo che, come per l' Italiana, la teoria dice che non si possa ottenere più della patta ma dato il mio livello poteva andare bene.
In effetti la scelta era giusta. Il problema fu un un altro: nelle circa 30 partite giocate la mia variante preferita l' ho potuta giocare una sola volta (vincendo). Mi trovai di fronte le difese più disparate.
Avevo speso un sacco di tempo nello studio di questa variante da trascurare le altre possibili difese del Nero e soprattutto il Mediogioco. E già, gli avversari sono talmente maleducati da non farti giocare le tue varianti preferite.
Il Mediogioco invece lo troverai in ogni partita!
Ai consigli più che condivisibili del M° Tarascio, ne aggiungo uno di un GM: del tempo dedicato allo studio degli scacchi l' 80% deve essere dedicato al mediogioco, il 10% al finale e il 10% al repertorio di Apertura (non una singola apertura).
5:35
10 Gennaio 2016
6:15
22 Gennaio 2013
Non conoscendo repertori nè delľuna nè delľaltra, ed essendo allo stesso livello di Saverio, pensavo (magari erroneamente) che la vera differenza fosse che la seconda desse vita ad una partita piu tattica dove i tempi sono fondamentali, mentre nella seconda fossero piu importanti considerazioni posizionali e conoscenza teorica.
9:39
30 Novembre -0001
saveriogweb ha detto
Molto chiari. Mi applicherò allo studio del medio gioco. Intanto penso di continuare ad usare l' italiana. Per il mio livello penso vada bene. Attendo con ansia il video del Maestro Tarascio sull' italiana.
Promessa mantenuta. Ho registrato il video, che metterò online su questa pagina Partita Italiana entro ottobre.
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