Volevo segnalare a tutti gli appassionati di scacchi e a chi non lo sapesse tre appuntamenti televisivi che verranno trasmessi in questi giorni su

La effe, la tv di Feltrinelli ( canale 50 )

• Bobby Fischer, il re degli scacchi
Giovedì 9 Gennaio alle 23:20

• Bobby Fischer, il re degli scacchi
Sabato 11 Gennaio alle 22:15

• Bobby Fischer, il re degli scacchi
Domenica 12 Gennaio alle 09:10

Non so se le programmazioni di sabato e domenica siano le repliche della trasmissione di giovedì.. per non sbagliare ve le segnalo tutte e tre.

L'unica cosa che so è che giovedì sera verrà trasmesso questo:

La regista, Liz Garbus, realizza un film in cui il Bobby Fischer – scacchista diventa la chiave di lettura del Bobby Fischer – uomo, con tutte le sue fragilità e complessità.

In questo documentario si ripercorre la biografia del grande scacchista americano Bobby Fischer, ricostruita sia attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto che mediante vari materiali video originali.

Quello presentato è il ritratto di un uomo geniale, ma con una psicologia complessa:
una vita in cui gli scacchi diventano isola felice e rifugio dalle difficoltà.
Climax del documentario è il celeberrimo incontro tra Fischer e Boris Spassky, avvenuto in Islanda nel 1972, in cui lo scacchista americano conquistò il titolo di campione del mondo.

Buona visione!!

Ieri sera ho seguito in diretta dal Tata Steel un finale di partita molto bello ed istruttivo.

A mio avviso non ha molto senso seguire le partite dei “Big” nel mediogioco perché, il più delle volte, non si comprendono a fondo le mosse che scelgono i Grandi Campioni
(per meglio dire, io non le comprendo...e, se anche qualche volta penso di averle capite, finita la partita me le dimentico e non mi rimane granchè).

Ma nel finale no, nel finale tutto cambia!

In questa fase della partita, nell’attesa di vedere la prossima mossa, hai tutto il tempo di pensare a che cosa muoveresti tu: i pezzi sono pochi e i finali sono “scientifici” o sono vinti, o patti o persi…
quindi le mosse non possono essere delle scelte personali ma sono scelte obbligate.

Il finale che ho seguito è stato quello di Boris Gelfand e Richard Rapport.

Pensate che Richard Rapport è un GM che ha solo 17 anni al suo primo Super Torneo ed è riuscito a vincere contro un Gelfand che non ha bisogno di alcuna presentazione!

R+T+C/R+T normalmente è patta.
Ma c’era un particolare: la posizione del Re di Gelfand, bloccato sulla prima traversa!
La strategia di Rapport è stata quella di conservare a tutti i costi il controllo assoluto della settima traversa con Torre e Cavallo.
Gelfand aveva un pedone libero che era a qualche passo dalla promozione ma Rapport con freddezza incredibile non se ne preoccupava più che tanto:
l’importante era conservare a tutti i costi il controllo della settima traversa ..davvero istruttivo!

E bravo Richard! Sono proprio felice che abbia vinto lui, una bella soddisfazione!

Beh, cari amici scacchisti, ogni tanto bisogna pur lasciarsi andare anche ad argomenti futili giusto?

Questo è un simpatico test per scoprire la propria “ personalità scacchistica “ e vedere associato il proprio stile di gioco a quello di qualche Campione famoso.

E’ un test tutto in inglese, anche il risultato finale..
(io non capisco l'inglese molto bene e per essere sicura di aver compreso bene tutte le richieste fatte dal test ho usato il traduttore on line.)

Il mio responso è stato piuttosto deludente : sono un Grinder!

Grinders are players with an unassuming style that can hide just how intent they are on winning. They don’t need to know opening theory to beat you. They don’t need to have an advantage to beat you. They don’t even need to have an equal position to beat you. Grinders have good positional skills, and are usually most at home in endgames. They are attuned to their opponents’ weaknesses which they use against them. On the other hand, they often know their own strengths and limitations pretty objectively, and will make good practical decisions. It’s hard to take advantage of a Grinder’s weaknesses, and you won’t have much luck getting errors out of them by applying pressure.

I Grinders sono giocatori con uno stile senza pretese che può nascondere quanto intenti sono a vincere. Non hanno bisogno di conoscere la teoria apertura di battere. Non hanno bisogno di avere un vantaggio di battere. Non hanno nemmeno bisogno di avere una posizione pari a battere. Grinders hanno buone capacità posizionali, e di solito sono più a casa in endgames. Sono in sintonia con le debolezze degli avversari che usano contro di loro. D'altra parte, spesso conoscono i propri punti di forza e limiti piuttosto oggettivamente, e faranno buone decisioni concrete. E 'difficile per approfittare delle debolezze di un Grinder, e non avrà molta fortuna ottenere gli errori da loro applicando la pressione.

I Grinders sono stati associati allo stile di gioco di Karpov.

Karpov non mi piace per niente:
avrei preferito un Alekhine, un Tal, ma…Karpov proprio no!

Aspetto di sapere il risultato di qualcun altro
(in particolare quello del Maestro Tarascio )

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