2:16
23 Agosto 2011
Grazie per i suggerimenti. La mia preoccupazione era proprio di trovarmi già in svantaggio dopo l'apertura (soprattutto 1d4 contro la quale non riesco a trovare un'apertura che non mi porti troppe complicazioni) . Comunque seguirò i vostri consigli prediligendo la tattica e continuando con le mie aperture.
6:24
23 Febbraio 2010
Io contro 1.d4 sono ancora nella ´fase esplorativa´ e rispondo solitamente con 1...d5.
Se il B continua con 2.c4 alterno 2...dxc4 a 2...c6.
Nel primo caso o cerco di controllare d5 (con ...Cf6) e scalzare il pedone d4 con la spinta ...c5, oppure impianto una struttura Caro (con c6 ed e6, per intenderci) che conosco dalla Scandinava, che é una delle aperture che uso contro 1.e4
Nel secondo caso impianto una Slava, di cui peró non conosco la teoria e che gestisco in base all´esperienza fatta a colori invertiti col Sistema Colle...
Se il B continua NON 2.c4 (ovvero solitamente 2.Cf3) allora gioco io 2...c5 e cerco di impiantare a colori invertiti il setup dell´Ortodossa
Come dicevo nel post precedente, a volte provo 1...f5 e impianto uno Stonewall.
Si tratta di aperture che ancora non ho studiato a livello ´analitico´, ma di cui conosco ovviamente le videolezioni del sito.
6:47
30 Novembre -0001
Lo Stonewall è il metodo migliore per chi vuole un'apertura ragionevole contro molti setup del Bianco: 1. d4 1. c4 1.Cf3 ecc.ecc.
Botvinnik usava spesso la struttura d5/e6/c6 e, a seconda dell'ordine delle mosse, giocava lo Stonewall, il Gambetto di Donna, la Semislava sistema Botvinnik (sic!). Ad esempio: 1.d4 d5 2.c4 e6 (questo ordine di mosse evita la variante di cambio della Slava) 3.Cf3 c6.
Ovviamente, la sua grande preparazione teorica gli permetteva un rapido cambio del sistema d'apertura a seconda dell'avversario, della posizione in classifica ecc.ecc.
Ai nostri livelli, il sistema (studio della Semislava + studio dello Stonewall) è possibile, ma comincerei senz'altro dallo Stonewall, più facile da ...digerire!
Infine: nota che, nella variante citata, se il Bianco gioca 3.Cc3 invece di 3.Cf3, il Nero, se vuole evitare di studiarsi anche il Gambetto di Donna, deve accettare il Gambetto Marshall 4.e4.
Insomma, le trasposizioni sono tante: lo Stonewall nudo e crudo riduce di molto la teoria da studiare.
9:17
25 Febbraio 2010
Nella vita ci sono due regole fondamentali:
1) Non invitare un vampiro a cena
2) non cambiare apertura ( o difesa) solo perchè hai perso una partita.
Quando Tarascio si riprenderà dalll'attacco di schizofraxomazicozenia acuta, che lo coglie ogni volta che legge domande del genere, ti darà lui stesso una risposta.
7:14
30 Novembre -0001
Se stai leggendo questo, probabilmente non hai affatto un repertorio oppure hai “una specie” di repertorio. In entrambi i casi, dovresti affrontare la situazione.
Le tue precedenti esperienze con certe aperture possono essere un utile indicatore per costruire il tuo repertorio. Se hai preso nota delle tue partite e creato una loro storia in un database, puoi analizzare i tuoi risultati con le varie aperture. Questo esercizio ti fornirà alcune statistiche, tipo quali aperture hai giocato di più e con quali aperture hai vinto o perso. Cerca di valutare se ti è piaciuto giocare certe aperture o no e perchè. Questo è un grosso indicatore per valutare il tuo preferito stile di gioco! Cerca anche di valutare in quale misura l’apertura giocata ha avuto un ruolo importante nel risultato della partita.. Prima di incolpare un sistema (tra l'altro, dire "gioco 1.d4 " è molto vago) è importante sapere quanto ha influito la Tattica, non intesa come "combinazioni", ma come banale capacità di calcolare varianti di 2 mosse.
10:10
30 Novembre -0001
Costruirsi un repertorio da autodidatti con 1.d4 2.c4 è operazione comnplessa. Gli altri sistemi da te citati sono senz'altro migliori, e sufficienti a raggiungere l'obiettivo della tua vita scacchistica. Battere Anand??? No, credo che Vishy dorma sonni tranquilli, per ora...ehehe
10:52
9 Settembre 2011
10:58
30 Novembre -0001
11:10
9 Settembre 2011
4:39
5 Ottobre 2011
Salve Signor Tarascio e complimenti per il sito. Le vorrei fare una domanda. Recentemente ho iniziato a giocare a scacchi ed adesso volevo cercare di costruirmi un repertorio di aperture. Per cominciare con un'apertura non molto difficile, mi hanno consigliato la Partita Italiana. Inizialmente ho subito cercato di studiare tutte le possibili varianti, ma vedendo le sue videolezioni (come quella sulla Siciliana) mi è sembrato molto più utile il suo sistema nel quale pone degli scopi in ogni apertura . Quindi le chiedevo se saprebbe spiegarmi quali sono gli obiettivi del bianco e del nero in quest'apertura. La ringrazio, Mark.
4:57
30 Novembre -0001
Caro Mark, permettimi di dirti che stai partendo col piede sbagliato.
Lo so, i principianti sono ossessionati dalla posizione di partenza: quante mosse a disposizione! Quale scegliere? E se poi perdo in poche mosse, a cosa mi serve studiare (ad esempio) il mediocgioco? O, addirittura, i finali? Ma ti assicuro che l'esperienza decennale di Maestri ben più validi di me (ti potrei citare l'intera Scuola Sovietica, ma capisco che a te non interessa) hanno individuato in altri punti l'inizio della formazione di uno scacchista.
Un consiglio solo, per non annoiarti ulteriormente e per non parlare a vuoto: nella pagina "Migliora il tuo gioco" puoi trovare una dispensa in pdf. Dacci uno sguardo, Nel capitolo 6 trovi anche indicazioni su testi consigliati ecc. Sempre nella stessa area del sito, trovi un "percorso formativo gratuito", con lezioni in pdf ecc.ecc. Scaricali e dacci un'occhiata. Al repertorio d'aperture arriverai dopo aver superato la soglia minima dei 1700 punti ELO (non sai cosa sono: in pratica una classifica tra noi scacchisti. Si parte da 1440).
Infine pensa: se tu volessi imparare a giocare a tennis, all'istruttore chiederesti subito come fare "ace" al servizio? O gli chiederesti banalmente: "Come si impugna la racchetta? Qual è il corretto grip della mano?"
7:47
30 Novembre -0001
In matematica esiste "la prova del 9". Proviamo ad applicarla alla tua domanda ed alla mia risposta precedente. Immaginiamo, cioè, che io voglia veramente "costruirmi un repertorio di aperture. Per cominciare con un'apertura non molto difficile, mi hanno consigliato la Partita Italiana." (Tralascio la domanda che sorge spontanea: e chi è questo consigliere? Uno dei tanti Non Classificati che scrivono sui Forum atteggiandosi a professionisti della scacchiera e criticano i "maestrucoli italiani"?)
Ok, al lavoro! Facciamo un progetto step by step:
A) Decido di costruirmi un repertorio per il Bianco basato su 1.e4. Questa è la definizione di repertorio: “Un gruppo di accordi con te stesso basati su una ricerca a priori e su decisioni corrispondenti riguardanti i sistemi, le difese, le varianti e le mosse che tu vorresti giocare durante la prima fase della partita di scacchi.”
B) Dopo 1.e4 il Nero ha molteplici risposte. Consideriamo, per ora, solo 1…e5
C) Dopo 1.e4 e5; 2.Cf3 il Nero può giocarmi dei grossi sistemi come 2…d6 (Difesa Philidor); 2…Cf6 (Difesa Petrov) e dei sistemi minori come 2…f5 (Gambetto Lettone) o 2…d5 (Gambetto Elefante).
D) Dopo 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 il Nero può rispondere 3…Cf6 (Difesa dei Due Cavalli) o 3…Ac5. Solo in quest'ultimo caso possiamo giocare 4.c3 entrando nel Gioco Piano o Partita Italiana. Il soprannome datogli, appunto "Gioco Piano", è però molto fuorviante, perchè non descrive i risvolti tattici che la partita può assumere!
Fermiamoci un attimo. Anche solo contando le aperture evidenziate in grassetto, avrai notato lo sforzo teorico che mi accingo a compiere. Anche volendo sintetizzare il tutto, diciamo che 200-250 pagine di teoria non me le toglie nessuno. Ovviamente, è possibilissimo fare questo studio, e sicuramente sarebbe molto utile. Ma, senza un Maestro che ti aiuti, quanto tempo dovresti dedicare? E con quali risultati (in termini di scelta delle linee migliori)? E, soprattutto, capendoci cosa?
Nel post precedente ti ho parlato di tennis. Ora, domandati: se vuoi imparare a giocare a tennis, la prima cosa che fai è comprarti un videogioco della Nintendo Wii per "auto-allenamento" o cerchi qualcuno che ti insegni, almeno, a palleggiare? Perchè gli Scacchi devono essere considerati uno Sport minore, tanto facile da poter essere imparato solo leggendo il foglio illustrativo di una scacchiera di plastica? Domanda retorica, ovviamente. Non attendo risposta!
8:48
25 Febbraio 2010
Dopo aver visto una partita di un iscritto che ha giocato la Francese var. Tarrasch e il Nero ha risposto con la Var. Guimard 3.., Cc6, sto preparando un video che illustri il piano del Bianco contro questa particolare difesa. Probabilmente sarà il primo di una breve serie sui sitemi minori che il Nero può giocare per affrontare questo sistema. I sistemi principali sono 3.., Cf6 e 3.., c5 con la diramazione della cattura in d5 con la Donna o col Pedone "e" che danno origine a due partite radicalmente diverse. Esiste anche la cosiddetta Var. Romanishin con 3.., Ae7, una linea recentemente riproposta da Morozevich e usata abbastanza spesso anche ad alti livelli.
I sistemi minori che vorrei trattare sono quelli basati su mosse rare come 3.., g6 3.., b6 3..,Ce7 e 3.., f5 quest'ultima giocata saltuariamente dal nostro primo GM Sergio Mariotti. Tuttavia un paio di sonore sconfitte ad opera di karpov e di Zapata negli anni 80 hanno convinto l' Italian Fury ( come lo avevano soprannominato gli inglesi) a cambiare difesa.
C'è anche un altro sistema che mi piacerebbe affrontare ed è la Var. Rubinstein con 4.., Dd5.
Parlando in generale di aperture, chi ha una minima pratica di torneo sa perfettamente che alcuni schemi non danno un vantaggio al Bianco. Ma quando si studia un'apertura non siamo di fronte ad un problema matematico che ammette una sola soluzione. In apertura non dobbiamo cercare ad ogni costo un chiaro vantaggio per il Bianco o la parità per il Nero. la conoscenza e la comprensione delle posizioni tipiche, delle idee, dei piani di gioco sia strategici che tattici sono più importanti dei simboli + e -.
I giocatori alle rpime armi possonoa nche chiedere "Come si demolisce 1. e4 e5 2. Cf3 Df6?" ma un giocatore esperto sa perfettamente che non esiste una demolizione immediata ma che il Bianco andrà a star meglio perchè il Nero ha iniziato già con il piede sbagliato.
Tornando al tema del post, voglio aggiungere che molti istruttori propongono di seguire un Gm con un repertorio che possa essere usato anche da un dilettante. Frugando nei database ho scoperto il giocatore che potrebbe ricoprire questo ruolo. Non è un GM di primissimo piano ma è sulla scena scacchistica da molto tempo: è Michele Godena.
Godena è troppo spesso trattato con sufficienza come se fosse una specie di mezzacalzetta eppure in passato ha battuto giocatori titolati. Non credo che si possa dimenticare il 5-1 inflitto alla stella nascente Bacrot durante un match amichevole a Cannes e neppure ignorare gli scalps di molti GM ottenuti durante la sua carriera.
La "sfortuna" di Godena è stata quella di nascere troppo presto quando in Italia gli scacchi erano ancora "fai da te" ( e c'è qualcuno che vorrebbe tornare a quei tempi!) con pochi sponsor, pochi soldi per trovare allenatori e pochi tornei.
Il dover vivere di scacchi ha fatto sì che Godena rinunciasse ad aperture troppo sbilanciate per costruirsi un repertorio di lunga durata, il cosiddetto "long maintenance repertoire".
In questo repertorio un posto di rileievo lo occupa il Sistema Tarrasch e alcune partite di Godena sono tutt'ora esemplari per la teoria.
6:43
21 Settembre 2011
6:57
30 Novembre -0001
Masterblaster (anche lui utente del sito) sta scrivendo da anni un paio di libri tratti dalle sue partite. I titoli sono illuminanti: "Come giocare 1.e4 .... e perdere!" e "Come giocare 1.d4 e .... pattare a stento!". Io, invece, sto scrivendo: "Come abbandonare una partita senza mettersi a piangere". Come vedi, siamo tutti sulla stessa barca! ehehehe
1:30
21 Settembre 2011
4:03
25 Febbraio 2010
Visto che Tarascio l'ha citato, vorrei comunicare che è già pronto il primo capitolo del mio libro "Come patatre a stento con 1. e4" nel quale tratto in maniera approfondita la variante 1.., il Nero propone patta e il Bianco 'accetta." Ci sono parecchie partite nel mio database che seguono questa variante e il fatto che l'abbiano giocata anche campioni come Schicchimeri ( il mio dirimpettaio) e il forte salumiere Gianni Bertelli, sono un buon biglietto da visita per questa linea poco conosciuta. L'ho inserita come variante secondaria perchè, come legegrete più avanti, non è nello spirito del mio ,libro. Tuttavia giocata di tanto in tanto come sorpresa può essere interessante.
In questo capitolo ho analizzato anche le altre due mosse candidate. La prima, che viene scartata dopo una breve analisi, è
2. Il Bianco abbandona.
Anche se può essere una mossa interessante ( è la cosiddetta variante Pomar in contromossa mediata da una partita Fischer-Pomar che è andata così: 1. c4 abbandona. In pratica uno dei tanti sistemi universali) non mi sento di consigliarla a tutti. In fin dei conti è una mossa chiaramente inferiore e contraria allo spirito del libro. In ogni caso ho ritenuto di doverla analizzare ugualmente per un senso di responsabilità nei confronti dei miei ( futuri) lettori.
L'altra mossa candidata è
2. Il Bianco rifiuta la patta.
Una mossa molto originale ed aggressiva che è pienamente conforme allo spirito del libro che, ricordo, si intitola "Come pattare a stento con 1.e4. Infatti la variante " 2. Il Bianco accetta la patta" produce una patta facile e non stentata, come è nelle intenzioni del mio libro. Quindi questa è la varinate che io consiglio e che provoca una trasposizione negli altri capitoli che però devo ancora scrivere.
Probabilmente il secondo capitolo sarà "Il Bianco gioca 1. e4 e propone patta". la mossa del testo è analizzata tenendo conto dell'art. 9.1.b comma 1 del regolamento FIDE. la variante è una variante di riserva ( un altro sistema universale) e va bene contro qualunque mossa stia pensando il nero.
Il rischio insito in questa variante è che il Nero pensi alla risposta fino a che il tempo del Bianco non scade. Nel capitolo suggerirò di aspettare non più di un'ora e poi di mettere in moto l'orologio del Nero rinuncianod, di fatto, alla proposta.
Analizzarò anche alcune implicazioni regolamentari legate alla prposta. Infatti l'articolo sopra citato recita che la proprosta di patta non può essere ritirata e che va fatta con il proprio orologio in moto. Nel capitoloo è' dibattuto il tema "Se si mette in moto l'orologio dell'avversario dopo avre proposto la patta stiamo commettendo un'infrazione all'articolo 9?" ovviamente non posso rivelare nulla ma posso solo dire che tutat la linea è analizzata in profondità.
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