9:21
16 Febbraio 2012
Ri_salve Master
1)d4 ; d5
2) c4; Af5
considerando quanto detto per le aperture rare (non cercare di demolirle subito e approcci sbagliati) in caso di questa difesa in cui suppongo l'intento del Nero è di sorprendere e trascinare il Bianco in qualche casino tattico 🙂 che consiglia, che farebbe? aneddoti? 🙂
3:56
30 Novembre -0001
Continuo semplicemente a giocare il mio repertorio, basato sulla Catalana: Cf3/g3/Ag2/o-0. Poi o to lo sviluppo con b3/Ab2 oppure preparo la tematica spinta e2-e4 con Cf3-d2, Cc3.
Non conosco le linee aggressive tipo 3.Db3 e5!? oppure 3.cxd5 Axb1!? in quanto non mi va di combattere contro la preparazione teorica del Nero.
P.S. Aneddoto: so solamente che la giocava Giovanni Falchetta, un Maestro della mia età circa (Bologna?Modena? era di quelle parti, comunque). Ma di più non so.
10:23
16 Febbraio 2012
Giusto Tua semplice considerazione Master,
in pratica se io ho un repertorio di aperture e posso rientrarvi è inutile cercare di andare contro un sistema di apertura raro, se l'avversario lo gioca avrà sicuramente (?) una preparazione casalinga ( e io categoria nazionale ci vado contro??) ; quindi a meno di non essere un vero talento che ritiene di trovare la continuazione a tavolino migliore (ma credo difficile anche per un Maestro o di più?)
Se si può rientrare nel proprio repertorio ma non sempre si può fare , e questa battaglia per la conoscenza da evitare tra avversari è anche interessante (stressante) e divertente.
Però se un sistema è oggettivamente inferiore perché con un paio di mosse logiche stai meglio senza troppe complicazioni allora la preparazione può non essere richiesta. in questo caso la comprensione è richiesta)
Un saluto.
12:02
25 Febbraio 2010
Odio dare ragione al M°Tarascio ma quando ha ragione, ha ragione.
Il ragionamento sulle varianti minori ha un senso per difese come 1. d4 e5 per la quale basta guardarsi una linea una sola volta nella vita per essere tranquilli.
La Difesa Baltica conduce ad un gioco equilibrato in tutte le varianti tranne cge nella linea principale dalla quale il Bianco emerge con un discreto vantaggio ma, cosa importante, il Nero non ha praticamente chances di vincere. Il lato oscuro è che il Bianco deve conoscere bene ciò che fa, altrimenti rischia di pareggiare velocemente il gioco oppure deve padroneggiare diverse continuazioni tattiche.
Tutto sommato è meglio uscire dalla teoria ufficiale per giocare ciò che si conosce meglio.
6:00
25 Febbraio 2010
Mi accorgo solo ora che il mio messaggio è partito senza il pezzo finale. Lo riassumo qui di seguito:
quante partite di torneo (parlo di partite ufficiali a tavolino, quindi escludo tutto ciò che si può fare on line) giochiamo in un anno? Facciamo conto che siano una ventina.
Di queste solo 10 sono col Bianco.
A livelli medio bassi le possibilità di vedersi giocare 2.., Af5 sono nell'ordine di 1 su 10 ad essere molto a abbondanti. A me, per esempio. nel'ha.no giocata una sola volta in tutta la mia carriera.
A questo punto è lecito chiedersi se vale la pena di studiare una linea che probabilmente non affronteremo mai.
7:30
13 Maggio 2015
Io non conosco bene nemmeno le aperture "normali" ma per quelle "rare" ho verificato (sebbene in partite da circolo) che è contro-producente cercare di demolirle subito; si deve invece semplicemente pensare allo sviluppo, cercando eventualmente di indirizzarlo verso i punti deboli dell'avversario. Af5 "sospende" un alfiere in una casa nella quale non ha poi una grande attività, ritarda lo sviluppo dell'ala di Re del nero e potrebbe essere un bersaglio collaterale di una possibile futura uscita di Donna verso l'arrocco corto. Insomma: prima o poi da lì se ne andrà da solo! 😉
3:13
25 Febbraio 2010
A parziale correzione di quanto avevo scritto in precedenza, nel recente Torneo di Ischia ho notato che una giocatrice italo-francese, Juliette Mezzapesa, giocava costantemente dei sistemi con d5 e Af5 non appena ne aveva la possibilità.
Col Bianco invece giocava sempre uno sviluppo a base di 1. d4 e 2. Af4, in pratica giocava sempre lo stesso sistema sia col Bianco che col Nero. Questo mi ricorda quello che una volta disse il GM David Norwood "io gioco una sola apertura" in quanto col Bianco giocava 1. g3 e col Nero 1.., g6 contro tutto.
Tornando a Juliette, della quale più che il gioco impressionavano i suoi bellissimi occhi blu, non ha mostrato un gioco molto efficace e pur concludendo a 3,5 su 8 è stata costantemente sul fondo della classifica.
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