1:52
23 Agosto 2014
Dicembre 2010. Più o meno stessi giorni dell'anno corrente. Piazza della Riforma, Lugano. Su una delle due scacchiere giganti stanno giocando il segretario del Circolo Scacchistico Luganese ed un altro membro del club. La giornata non è fredda cosicché attorno alle due scacchiere è stipato un pubblico discreto (quando a scacchi si parla di pubblico discreto si intende ovviamente il numero e non il fatto che sappiano tacere ed evitare continui suggerimenti e critiche all'indirizzo dei contendenti). I pesanti pezzi di legno di misure abbastanza considerevoli vengono spostati comunque con impeto e notevole raffinatezza di movimenti sulle scacchiere disegnate sul fondo in granito della più antica piazza luganese (quella dove c'è anche il Municipio per intenderci). E' il centro di Lugano, quello antico e che ancora oggi emana un qualcosa di magico durante le feste natalizie. Ed è in questo luogo che alcuni volonterosi sono riusciti a far piazzare le due enormi scacchiere. Giocatori, un pubblico vociante ed allegro, bimbi che non capiscono come mai degli adulti spostano "quelle cose li" e sembrano anche divertirsi! Mah! Comunque per gli appassionati del gioco un bel vedere! Tutti sono concentrati sui giochi in svolgimenti quando in lontananza sul lungolago, ecco avvicinarsi una quasi eterea figura. Nonostante la non importante altezza, essa emana un fluido magnetico che subito attira l'attenzione di alcuni astanti. Eccolo giunto nei pressi delle scacchiere che osserva con occhi scintillanti di intelligenza, quella del genio scacchistico senza dubbio. Ma solo chi è un poco addentro nella nobil arte capisce subito che non si tratta del solito giocatore da caffè che passa da quelle parti per caso. Comunque tra sguardi interessati al suo primo apparire che subito si celano, egli si siede composto su una panchina in legno ad osservare le due partite in svolgimento. Al contrario di molti degli spettatori dalla sua bocca non esce il minimo suono, ma attento ascolta i commenti senza alcuna particolare espressione di gioia o di disgusto dopo questa o quella mossa. Pian piano, tra orrende cappellate da triplo punto di domanda, le partire volgono al termine. Solo in quel momento ecco che egli si avvicina al segretario del club luganese (che ovviamente nel frattempo ha malamente perso la sua ennesima partita) chiedendogli, in uno strano ma simpaticissimo italiano con indubbia cadenza e accento inglese: "Scusi, è questa sera che c'è il torneo del panettone? Posso partecipare anch'io? Ho sentito inoltre che la vostra squadra gioca nel campionato svizzero di serie B. Mi interesserebbe partecipare anche a quella competizione". Il segretario del club, palesemente ancora sotto shock per la sconfitta ("...quella maledetta variante della spagnola aperta non mi si conface, ma la prossima volta...), squadrandolo in malo modo ma comunque rispondendo gentilmente alle sue richieste gli dice: "Per il torneo del panettone puoi venire stasera alle otto al club. Nessuna iscrizione. Trovati li e sii puntuale. Per quanto riguarda invece il campionato svizzero siamo al completo mi dispiace". Un attimino deluso il giovane si allontana confermando che alle otto sarà puntuale. Naturalmente il torneo lo vince a mani basse ma per il campionato niente da fare. Il segretario in persona e nientemento che il presidente del club hanno detto no. Con questo piccolo aneddoto auguro a tutti gli utenti di questo sito buonissime feste. Come dite? Volete sapere chi era il giocatore in questione? Ah si dimenticavo, scusate ma è l'età. Un certo Fabiano Caruana, Lo conoscete?
3:30
26 Novembre 2010
Concordo con DNApisano! Ringrazio anch'io il Maestro Branca.
e ricambio sentitamente gli auguri di Buone Feste!
Mi è piaciuto particolarmente la descrizione del misterioso ed enigmatico scacchista.
Io ho imparato a riconoscerli ai Tornei: sono quelli che osservano molto e parlano poco o niente. Mi ricordo quando sono stata al torneo di Montecatini e in sala eravamo rimasti solo io e il mio avversario alle prese con un finale.In diversi stavano guardando e appena terminata la partita ognuno diceva la sua sulle mosse, varianti e su come si doveva giocare, le voci si sovrastavano e tutti si prodigavano in consigli.
Solo uno se ne stava in disparte ad osservare silenzioso e ascoltava senza dire niente.
E' un principiante ho subito pensato...non saprà cosa dire e ascolta per imparare qualcosa.
Alla fine mentre sto riordinando i pezzi più confusa di prima il misterioso osservatore si avvicina e mi dice :
"Questo finale andava giocato così!" Muove piano i pezzi sulla scacchiera e con le dita mi indica i punti critici, le case importanti..non mi parla eppure io capisco tutto ciò che mi dice.
Quello che pensavo un principiante, era il Maestro Internazionale Vuelban.
Mai fidarsi delle apparenze!
P.S. A Lugano organizzano ogni anno dei bellissimi tornei e ci devo assolutamente andare prima o poi..deve essere un posto meraviglioso!
C'è anche una bellissima canzone di Ivan Graziani ..Lugano addio
eh si..ci devo andare!
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