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Quiz giornaliero

M.A.A.C.

VALORE DEL PEDONE

Per capire l’estrema importanza del pedone, occorre comprendere come sia sufficiente un solo pedone debole (arretrato, isolato, doppiato ecc.) per rovinare l’intera struttura pedonale.
Per apprezzare questa partita Tan,Zhongyi – Pham,Duc Tri1 [A25]
Wch U10 Girls Oropesa del Mar (7), 18.10.2000 bisogna sapere la data di nascita della giocatrice col Bianco: 29/5/1991. Quindi, aveva 9 anni ed in questo torneo diventò Campionessa Mondiale under 10.
Una straordinaria lezione di tecnica e di strategia, di cui è SCONSIGLIATA LA VISIONE AI FANS DI NIMZOWITSCH ED A CHI SI ILLUDE DI POTERSI ALLENARE CON L’USO DEI MOTORI.
Seguendo questa partita, invece, scoprirete the unique approach, secrets and methods of training:
M.A.A.C. Metodo di Auto-Allenamento Cinese (SENZA Computer).

Qui per salvare il video:


21 Commenti a “M.A.A.C.”

  • emilio says:

    un gran video, merita di essere visto.

  • gnipazz says:

    pazzesco! tre e/o-rrori erano possibili, tre orrori ho fatto! OK, un’ora al giorno per il prossimo mese, poi aumento. Sito grandioso, totalmente disarmante. Grazie, per ora.

  • paolomasonixxx says:

    Salve maestro, nel complimentarvi per il video ben fatto (esposizione semplice e notevolmente precisa) e per l’ottima idea di questa serie di video volevo fare alcune piccole e modestissime (dato che le critiche sono esclusivamente mie) critiche ad alcune cose dette.
    Personalmente non sono d’accordo sul fatto che bisogna iniziare (parlo dei principianti NC fino alle 1N) dal mediogioco. Ritengo che per migliorare effettivamente in un processo graduale e corretto la cosa migliore sia iniziare dal finale studiando esclusivamente tutti i finali (e’ chiaro che occorrono mesi lavorando intensamente e bene nella migliore delle ipotesi)e solo alla fine di tale studio, SOLO IN SEGUITO studiare il mediogioco in tutte le forme e salse possibili.
    L’apertura a mio parere è l’ultima cosa su cui bisognerebbe studiare e impegnarsi.
    Se non ricordo male Capablanca suggeriva questa cosa e io sono daccordissimo.
    Discordo dal metodo di insegnamento di iniziare dal mediogioco come sostiene il maestro cinese. Naturalmente il tutto è una mia opinione sul corretto modo di imparare gli scacchi senza volere avere arbitrio di verità…non la ho io…non la hanno gli altri.
    Infine maestro non sono cosi’ convinto che la bambina abbia giocato l’apertura solo affidandosi a idee generali, penso invece che avesse un repertorio ben saldo e ben curato nei minimi dettagli (anche se aveva solo 9 anni)…quindi la bambina l’apertura l’ha studiata…eccome…e la conosceva anche a menadito!
    Come esempio personale benché ho una categoria ed un elo superiore alle 2N non mi vergogno di dire che in un torneo persi l’unica partita con un allora 11enne (che vinse poi il torneo) che oltre a conoscere bene mediogioco e finali (lo appurai su me stesso) conosceva anche bene l’apertura!
    La saluto e la ringrazio per i bei video che trasmette alla comunità e faccio presente che il mio post non è assolutamente polemico ma e’ solo il voler dare una mia opinione…nulla contro il maestro!

  • Giuseppe Tarascio says:

    Come esempio personale benché ho una categoriaed un elo superiore alle 2N non mi vergogno di dire che …

    Sig. Paolo Masoni,
    non mi sento assolutamente oggetto di critiche. Lei ha elencato una serie di frasi (sul ruolo dell’apertura; sullo studio del mediogioco; sui tempi biblici necessari per lo studio dei finali) che non necessitano nemmeno di una risposta, da parte mia.
    Però, devo sottolineare 3 punti:
    1) In fase di registrazione Lei ha dato “Paolo Masoni” come nome e cognome. Ora Lei scrive che ha un “ELO superiore alle Seconde Nazionali”. Ma negli archivi FSI non esiste alcun Paolo Masoni, nemmeno Non Classificato. Già questa scoperta (se veritiera: può sempre indicare il numero ID della sua tessera FSI, e sarò lieto di rettificare) toglie ogni valore alle sue argomentazioni.

    2) Lei ha scritto che discorda dalle idee del “maestro cinese”. Evidentemente non sa che, per consuetudine, i Maestri Internazionali (come Wenzhe) ed i Grandi Maestri Internazionali vengono SEMPRE citati con la maiuscola, in segno di RISPETTO.

    3) Last but not least. Lei ha citato Capablanca, che ha operato nel mondo scacchistico quasi un secolo fa, in qualità di massimo esponente di una delle 4 scuole scacchistiche del secolo scorso. Evidentemente, Lei, non essendo uno scacchista, non conosce la storia del movimento scacchistico. Allora, lascio la parola direttamente al M.I. Liu Wenzhe con un copia-incolla di alcuni frammenti del Suo libro. Troverà anche la risposta alla sua opinione sulle aperture.

    Estratto da Wenzhe Liu – The Chinese School of Chess (2002) ed. Batsford
    Pag.17-18
    (…)
    A so-called chess of school means a body of players sharing a common viewpoint in the theory of the game, who apply their theory in practice and achieve outstanding results. (This definition is taken from the Soviet Dictionary of chess.) There are been four main “schools” in previous chess history.
    The first is the Italian School. It appeared in the sixteenth or seventeenth century. The school saw chess as art. Its style of play is filled with romantic colour. It sought to demonstrate the marvels of the game and its inexhaustible potential for tactical combination. Its main contribution to chess is its treatment of Open Games and its research on endings.
    The second is the “Classical” School, with its origins dating from the middle of the eighteenth century. Philidor is the forerunner; Steinitz is its founder. This school emphasized the scientific nature of chess and the scientific methodology of its study. Steinitz clearly stated, “Position is the basis of planning”. The school dominated the chess world for 150 years. Its main contribution lies in closed types of games and the principles of positional theory.
    The third of the chess “schools” is the Hypermodern School. It established itself in the early twentieth century –more exactly, between about 1910 and 1920. It challenged the long-standing dominance of the Classical School. It ostentatiously criticized the dogmatism of Tarrasch, the Classical School’s theoretical leader, and emphasized chess as a competitive activity. The Hypermodern School pursued strategic complexity and valued non-rational factors. The main representative works are Nimzowitsch’s My System and The praxis of My Sistem. Its main contribution is in the theory of strategy and semi-closed openings. Although this school had a short life in dominating the chess world, its theory, viewpoint and method exerted a very profound influence on chess theoretical circles.
    The fourth “school” is the Soviet School. Its most representative figure was World Champion Mikhail Botvinnik. He thought that chess was the fine combination of science, art and sport. It was the art of athletics. Since Soviet players contributed so much to the theory of chess and registered such great achievements in practice, the school has supplied the mainstream influence on the chess world over the past sixty years. Its characteristic may be summarized as “solving competitive and artistic questions by scientific methods”. It made a special contribution to opening theory in its treatment of semi-open games. In 1972 the American Bobby Fischer defeated his Soviet opponent and gained the title of World Champion. This epoch-making event altered the attitude of the Soviet School. Whereas before it vigorously propagated its theory, it began to adjust to an attitude of “pragmatism”.
    Throughout the history of the main schools of chess, we can observe that the establishment and development of any school are bound up with three factors.
    (1) The school presents an integrated theoretical system. (2) Great achievements results from practicing the theory. (3) The school’s characteristics are strikingly representative of its era.
    (…)
    Pag.20
    (…)
    The Chinese School has its distinctive understanding of the opening. In the past, although the various schools differed in their approach to the openings, they all insisted on two principles: fast development and occupying the centre as soon as possible. The Chinese School criticizes the principles used by the other four schools. It thinks that their so-called “theory of the centre”, “theory of development” and “theory of tempo” are all based on an inadequate understanding of chess. The Chinese opening principles—strategy, structure and space- all begin with the letter “s”, so they can be called the “three S” principles.
    (…)
    The theory of training is an important part of the Chinese School of chess. (…) In order to focus on middlegames, the national team has not given its players any lectures on openings. Can it be said that the Chinese players’ openings are weak because of this? Things are not so simple. We have not heard any negative comments from foreign opponents. From the games played by Chinese players in the last five Olympiads – about 500 games in all – we find that about equal numbers have been won and lost on the basis of the opening. The national team insists on the principle that we should study ourselves above all, and the consequence of this is that when the results of the opening are dubious , the player at least have a “programme of repairs”.(…) When they know they are weaker in the opening than their opponents, they don’t spend too much time on it but concentrate their energies on the middlegame.
    Pag.33
    I know some famous foreign grandmasters, including some theoreticians, for example Vladimir Tukmakov, an authority on the openings, who now lives in the Ukraine. I once asked him what he thought of the Encyclopedia of Chess Openings. Surprisingly, he told me that the book was written for children. From this example we can see that foreigners don’t take the book all that seriously.

    In questo modo, ho dato al Maestro Wenzhe la possibilità di difendersi!! Divertente l’aneddoto con Tukmakov, che reputava l’Enciclopedia delle Aperture un libro per …bambini! In effetti, lo studio delle aperture è simile ad una malattia infantile, come il morbillo! 😆

    Infine, mi faccia una cortesia: non guardi più i miei video. Mi farebbe una cosa molto gradita, glieLo assicuro.
    Se desidera, invece, legga la autobiografia della allieva più famosa di Wenzhe: Xie Jun – Chess Champion From China (1998). Lo prenda in versione cartacea e lo metta nel salotto: così, quando qualcuno lo vedrà, potrà tranquillamente affermare:”Paolo, ma tu sai giocare a Scacchi!!”.

  • paolomasonixxx says:

    Salve Maestro e grazie per la celere risposta.
    Mi fa piacere che ha capito che ciò che scrissi non era una critica a Lei ma siccome ha puntualizzato alcune cosa facendomi delle domande mi sembra giusto rispondere sempre con cortesia, educazione e senza alcun tono polemico, anche se devo dire che nel suo ultimo post qualche piccola polemica me l’ha fatta ma andiamo per ordine.

    Innanzitutto devo deluderla ma non accontenterò la sua richiesta di non guardare i suoi video in quanto li trovo istruttivi, ben curati, divertenti da seguire e molto appassionanti…di conseguenza (se ne faccia una ragione) li continuerò a seguire finché lei (e la ringrazio di questo) li pubblicherà, anche se ciò a lei dispiace come mi ha scritto.

    1) In fase di registrazione ho dato nome e cognome non miei, quindi è chiaro che negli archivi FSI non trova nulla ma non mi sembra sia un problema visto che su questo sito la maggior parte degli utenti usa nickname…non mi pare la giurisprudenza imponga l’obbligo di farsi riconoscere univocamente ed infine mi pare ridicolo che aver messo nome e cognome virtuali tolga valore alle mie argomentazioni…è come se Kasparov scriva anonimamente su un blog e il proprietario del suddetto blog scriva che siccome l’utente xxx non si e’ fatto riconoscere le sue argomentazioni sono prive di valore.
    E’ chiaro che lei può dubitare del fatto che io sia di elo superiore a quello delle 2N ma non ho alcun motivo per mentirla su ciò.

    2) Su questo punto quanto Lei scrive è davvero stucchevole visto che la lettera maiuscola non va dato in segno di rispetto “al maestro” ma alla persona ed è chiaro che scrivendo è un semplice errore di ortografia (non siamo ad un esame di stato) e non una mancanza di rispetto (se nella fretta scrivo tarascio invece di Tarascio spero lei non la prenda come una mancanza di rispetto).

    3) Su questo punto devo deluderla ma sono uno scacchista e conosco benissimo la storia del movimento scacchistico da Philidor in poi (non fosse altro per le decine e decine di libri nella mia biblioteca..tra cui il libro di Watson un secolo di scacchi che lei cita nei video sulla Chigorin) ma ciò non significa che le opinioni di Capablanca siano sbagliate benché vetuste.
    Non deve dare modo al maestro cinese di difendersi, io non l’ho attaccato…discordo solo sul modo corretto di imparare, quindi insegnare, gli scacchi…io sono dell’idea di dover studiare dapprima i finali nella maniera più accurata possibile…tutti i tipi di finali…e ripeto che essendo una opinione non ho patenti di verità…non le ho io…non le ha Lei.
    Infine per “saper giocare a scacchi” non penso sia necessario strettamente leggere una copia del libro della Xie Jun (ha visto…ho scritto con lettere maiuscole), benché naturalmente se si legge tale libro male non può fare.
    La saluto cordialmente ringraziandola per la cultura scacchistica che propaga!

  • Giuseppe Tarascio says:

    Gentile sig. Kasparov,
    scopro con piacere che Lei si è registrato sul mio sito sotto mentite spoglie.
    Non sapevo che conoscesse la lingua italiana, ma dimenticavo che Lei è diplomato in Lingue.
    Purtroppo, nonostante il Suo titolo di ex-Campione del Mondo, sono spiacente di informarLa che, in segno di rispetto verso tante Seconde Nazionali, che hanno conseguito il loro titolo con onore ed a prezzo di tanti sacrifici (partecipare ad un torneo a tavolino è stressante), da ora in poi CANCELLERO’ ogni Suo intervento, in quanto non gradito.
    P.S. Avevo detto “comprare” il libro di Xie Jun per poi usarlo a mò di soprammobile; non ho detto di “leggerlo”: non pretendevo tanto!
    Addio

  • paolomasonixxx says:

    Scrivo in merito ad un commento che scrissi da qualche parte in questo blog sulla difesa pirc in cui tu dicesti che io e il mio amico e vecchio maestro abbiamo una visione arcaica degli scacchi…dillo a tua madre buffone!

  • madame x says:

    Questo video mi fa sentire una volta di più una “scacchista per caso”! 🙂

    Pedone arretrato su colonna aperta? Bellissimo!!
    Quando riesco ad estorcere questa concessione al mio avversario, sono tutta contenta e mi sento già in vantaggio!
    La tecnica per guadagnarlo più o meno l’ho studiata:
    eliminazione dei difensori di quel pedone e attacco frontale con le torri ..semplice?
    In teoria si, in pratica purtroppo no!
    Questa bambina è stata bravissima: ha creato una debolezza all’avversario e con un’invidiabile competenza tecnica ha concretizzato il vantaggio non lasciando al suo avversario nessun controgioco.
    Questo secondo me è stato fondamentale perché sicuramente anche le mosse della bambina avevano, oltre che aspetti positivi, anche delle conseguenze negative
    (che il suo avversario non ha potuto o saputo sfruttare).

    Inutile dire che guardando il video non ho indovinato nessuna delle mosse fatte dalla bambina in partita, una partita di torneo che è tutt’altra cosa da una partita amichevole o dallo studio nella comodità di casa:
    ciò che sembra semplice nella tensione della partita di torneo diventa complicato e anche una mossa scontata può creare incertezza e paura.
    Brava! Tutto da imparare da questa bambina!! 🙂

    P.S.
    Tratto da un libro del Maestro Alessio de Santis :

    ” …una delle concessioni più rivoluzionarie degli scacchi moderni si verifica nella Siciliana..

    1.e4,c5 2.Cf3,Cc6 3.d4,cxd 4.Cxd4,Cf6 5.Cc3,e5 6.Cdb5,d6
    Il Nero crea un pedone arretrato su colonna aperta (d6) e un buco (casa debole d5).
    Cioè il Nero “regala “ debolezze , qualcosa per cui il Bianco solitamente deve combattere.
    L’importanza delle concessioni posizionali sta venendo rivalutata nella concezione degli scacchi moderni, comunque starà sempre al Nero l’onere di trovare controgioco sufficiente a bilanciare le debolezze….”

    Non so se e quanto centri con tutta la discussione e con il video ma a me è piaciuto perché dimostra una volta in più che negli scacchi non bisogna avere nessun preconcetto.

  • Giuseppe Tarascio says:

    Madame X, ti ringrazio tantissimo.
    E’ spaventosa la differenza tra il tuo intervento (di una Seconda Nazionale esperta di gioco a tavolino e con una buona cultura scacchistica) ed il precedente post dell’anonimo personaggio che mi ha insultato volgarmente.
    Tornando a cose serie, hai espresso perfettamente lo spirito di questo video: nessun preconcetto!! La Strategia adottata dalla bambina (nota: era il suo primo torneo ufficiale! Non ho trovato sue partite antecedenti!!) era una perfetta sintesi della Strategia Moderna, ben differente dai polverosi ed ammuffiti insegnamenti della Scuola Classica (Steinitz) e “IperModerna” (Nimzowitsch).
    P.S. Ora, però, che hai letto anche il parere dell’ottimo De Santis, seguirai il suggerimento di studiare anche la Kalashnikov, oltre alla Francese? 😆 😆

  • Masterblaster says:

    Queste tipo di affermazioni ” ho una categoria ed un elo superiore alle 2N” mi ricorda qualche discussione che ho letto in un altro sito dove un utente aveva replicato che o si era 2a naz o si era Prima, così come esiste il gol o il tiro fuori e non il “quasi gol”, come da esclamazione attribuita a Nicolò Carosio.

    Per quanto riguarda lo studio delle aperture per principianti, vorrei citare un caso recente avvenuto in un campionato per ragazzi francese dove una ragazzina, allenata dalla Sebag, ha giocato una serie complessa di 7-8 mosse della Partita dei Due Cavalli . In realtà la teoria ufficiale proseguiva per altre 15 mosse almeno ma la teoria di questa ragazzina finiva lì.

    Poichè conosco la Sebag le ho inviato una mail chiedendole cosa era successo, dato che quella variane figura nel repertorio della WGM e sulla quale ha anche pubblicato un DVD.

    La sua risposta è stata molto semplice: 5,6 anche 10 mosse sono tutto quello che un principiante necessita per uscire dalla prima fase di gioco, poi tutto diventa tattica.

    Per la cronaca, la ragazzina francese ha avuto delle difficoltà una volta una volta esaurita la sua conoscenza dell’apertura ma ha vinto ugualmente la partita perchè ha scovato un bel tatticismo in centro partita.

    La mia conclusione ( per quello che può valere il mi parere) è che probabilmente un minimo di conoscenze teoriche ci vogliono ( giusto per non giocare 1. Cf3 seguito da 2. h3 e poi 3. a3)ma senza cercare di emulare i repertori di Anand o Kramnik.

  • Davide says:

    Il Maestro ha ragione , la bambina cinese non ha giocato a memoria , si vede che gioca in modo molto elastico , interpreta sempre al meglio la posizione … però vorrei aprire una parentesi : abbiamo il Maestro Tarascio che ha fatto un sito con centinaia di video free , ottimi per migliorare a scacchi , riguardano strategia , tattica , finali , addirittura ottimi repertori , il massimo per il giocatore agonista …. chi se ne intende di scacchi può capire quanto è prezioso e utile l’ enorme quantità di contenuti …eppure c’è qualcuno che trova il tempo e la voglia di fare inutili polemiche arrivando anche ad insultare .

  • Davide says:

    Dei 5 video sui pedoni , il mio preferito è davvero questo , non so quante volte l’ ho guardato !!!……. troppo bella questa partita della giovane cinese , commentata dal nostro MAESTRO TARASCIO

  • Francesco says:

    Grazie per il video veramente interessante.

  • bvito says:

    “AI FANS DI NIMZOWITSCH ED A CHI SI ILLUDE DI POTERSI ALLENARE CON L’USO DEI MOTORI.”

    Ho giocato recentemente un torneo semilampo: in una partita ho conseguito una inaspettatamente facile vittoria con il nero contro un 2N in una slava var. di cambio giocando in maniera molto semplice e logica. Nella breve analisi post con il mio avversario i ns punti di vista apparivano completamente differenti.
    Destino vuole che lo riveda in un altro torneino lampo la settimana dopo: -Sai l’ho analizzata con Ribka e Stochfish finita l’apertura mi davano 0.01 ma dopo la tua forte Ab4 già stavo male mi dava -0.55 non c’era molto da fare.
    Ma di cosa stiamo parlando? Cosa vuoi rispondere ad una specie di terminetor di questo tipo…
    Ti ho pensato fortemente Giuseppe e già ti immaginavo dire con accento barese :-Vai vai tu el il tuo motore … cretino! Ahahahah .

  • Davide says:

    Questo video non mi stanco di guardarlo , secondo me si impara di più da questa partita (da vedere più volte ) che leggendo il Mio sistema di Nimzowitsch

  • Premetto, ripetendomi, che sono d’accordo col dott. Tarascio su come vede i motori. Faccio notare che oggi è nata una nuova scuola, se seguiamo i termini citati sopra:

    (1) The school presents an integrated theoretical system.
    (2) Great achievements results from practicing the theory.
    (3) The school’s characteristics are strikingly representative of its era.

    La scuola di cui parlo è ovviamente quella che usa i motori come strumento di analisi e di studio. Potremmo chiamarla cyber-scuola o qualcosa di simile, mi sembra interessante il fatto che risponda a tutte e tre le caratteristiche per chiamarla “scuola” (giusta o sbagliata che sia):

    1) la teoria di questa scuola non è nettamente visibile, solo i programmatori la conoscono nel dettaglio; si potrebbe però sintetizzare così: il valore di una posizione è dato dalla somma dei singoli parametri, verificati da una ricerca il più possibile esaustiva
    2) basterebbe citare il match Deep-Blue Kasparov, per parlare di “grandi risultati pratici” o delle infinite partite che perdiamo noi poveri scacchisti… tuttavia uno scacchista che riuscisse a seguire questa “scuola” sarebbe un mostro… e per fortuna non è umanamente possibile; questo punto perciò è dubbio, l’implementazione informatica dà ottimi risultati, sui grandi numeri, ma non è applicabile agli umani
    3) indubbiamente questa “Scuola” è rappresentativa di un’era in cui il computer è visto come il deus ex machina che risolve tutti i problemi o, per lo meno, come un forte ed insostituibile strumento di aggregazione sociale (dico: “è visto come”, non dico che lo sia!!!)

    Sinceramente io sono rimasto ad un minimo di scuola iper-moderna e, credo, classica ed è a queste scuole che mi rifaccio, nel programmare i miei engine (che, forse proprio per questo, sono tra i più deboli al mondo).

    Sul discorso aperture, concordo sulla necessità di studiare il medio-gioco ma contemporaneamente anche i finali. Non ha senso studiare ore e ore dei finali a cui non si arriverà mai… perché si viene stroncati nel medio-gioco. Ha senso un minimo di studio delle aperture, almeno per evitare le peggiori possibili. Per studio, intendo le prime 3/4 mosse al massimo delle aperture più usate.

  • PS: vedendo il video, trovo geniale come il vantaggio di un pedone arretrato su colonna aperta si trasformi prima nel vantaggio di un pedone passato ed infine della qualità! Questa idea delle “trasformazioni” non la conoscevo e dà un’altra chiave di lettura delle partite che ho giocato (e perso) e di quelle che giocherò (e perderò 🙂 ).

  • Silvano Branca says:

    Personalmente ritengo lo studio delle aperture di estrema importanza ma non imparando a memoria una serie di mosse e basta. L’importante è capire i concetti che ci sono dietro ogni apertura. Non basta studiare le prime 3/4 mosse. Bisogna studiare e capire gli schemi che reggono le aperture. Bisogna concentrare lo studio su pochi schemi e assimilarmli bene. Botvinnik diceva una cosa intelligente riguardo le aperture: “Sapere tutto di una cosa e un po’ di tutto delle altre”. Intendeva dire che se noi giochiamo la Siciliana dobbiano sapere tutto di questa apertura ma dovremmo anche conoscere a grandi linee gli schemi delle altre aperture. Faccio un esempio. Ho sempre giocato con il Nero la difesa Siciliana variante Tajmanov che conoscevo profondamente. Ma sapevo anche capire se si era arrivati a una posizione di Mediogioco partendo da un Gambetto di Donna accetttao che non ho mai giocato.

  • Hai ragione e comincio a capire molte cose… tra le quali, uno dei motivi per cui io sono rimasto 2N e tu sei Maestro! 🙂

    Filmati come questi sono molto utili per capire l’importanza dello studio e per aprire la mente verso nuovi modi di vedere sia le posizioni che le mosse che ne scaturiscono.

    Grazie!

  • luigiD says:

    Bellissimo ed istruttivo questo video!

    Grazie Maestro

    I suoi video danno assuefazione non riesco a smettere di guardarli 🙂

  • gtalk says:

    Lo scorso mese di marzo, Zhongyi Tan è diventata Campionessa del Mondo Feminile di scacchi e contestualmente le è stato conferito il titolo di Gran Maestro (assoluto)… come dire, il buongiorno si vedeva dal mattino e, l’anatroccolo si è trasformato in Cigno! 🙂

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