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Videolezione 55


SCUOLA CLASSICA vs SCUOLA DINAMICA

L’utente “Mercuzio” mi ha mandato una mail con la seguente richiesta:

Un suggerimento: perchè non pubblicare una dispensa sulle varie scuole scacchistiche, almeno le meno conosciute: la concezione degli scacchi totali di Spasskj, la scuola sovietica, la scuola dinamica ecc….

Infatti, mentre tutti sappiamo in cosa sia consistita la scuola classica e quella ipermoderna, gli altri indirizzi di pensiero spesso sono ridotti a meri enunciati, ai quali è difficile dare un contenuto.

Ho riflettuto sul suggerimento, ed ho deciso di fare un paio di video che rappresentino, più che una lezione, una chiacchierata fatta al Circolo.
In queste, vi presenterò le partite che più mi hanno colpito, nel corso degli anni, in quanto rappresentative di diverse concezioni scacchistiche. Sono partite di scacchisti famosi (Alekhine, Lasker, Tarrasch, Capablanca, Nimzowitsch) ma che ho voluto “rileggere” in chiave moderna (dinamica).
Infine, una nota importante: non credo, a differenza di quel che afferma l’amico Mercuzio, che tutti sappiano cosa sia stata veramente la Scuola Classica. L’impatto di Tarrasch sui suoi contemporanei e sulla Scuola Classica fu persino maggiore di quello di Steinitz, ma mentre l’effetto di Steinitz fu stimolante, come la sua teoria dell’accumulo dei piccoli vantaggi, quello di Tarrasch fu bloccante, dogmatico. Steinitz aveva fatto PENSARE gli scacchisti. Tarrasch invece voleva SALVARLI DAL PENSARE, per mezzo della produzione di un PIANO unico, un vero e proprio SISTEMA DI GIOCO che doveva essere adottato dall’inizio alla fine della partita. Anche se gli scacchi non potevano diventare AUTOMATICI, si potevano pero’ fare molte mosse quasi in modo automatico! Era solo una questione di occupare il centro, di conquistare una colonna aperta, o di creare un forte avamposto, quasi senza porsi domande. Il risultato fu la crescita di un dogma, vivo ancora oggi, purtroppo.

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